Argini e fiumi più sicuri nel territorio Modenese. Circa 36 milioni di euro, di cui un ulteriore pacchetto di 3 milioni e 200 mila dalla Regione, sono in arrivo a Modena per nuovi interventi di sicurezza del nodo idraulico, colpito dall’alluvione del gennaio 2014.
I fondi aggiuntivi per oltre 3 milioni derivano dai risparmi di spesa su precedenti lavori, pronti ad essere reinvestiti in nuove opere. Entro l’estate, inoltre, prenderà il via il maxi cantiere da 6 milioni e 700 mila euro curato da Aipo per la sistemazione delle difese del fiume Secchia: interesserà i comuni di Campogalliano e Modena, fino all’attraversamento della linea dell’Alta velocità ferroviaria.
Per quanto riguarda i nuovi appalti un secondo stralcio di 12 milioni di euro verrà appaltato a luglio: riguarderà il tratto di valle del fiume fino al confine con la provincia di Mantova. Mentre per il Panaro, l’affidamento delle opere di sicurezza arginale è in calendario a da settembre per un totale di 12 milioni.
Sono queste le principali novità emerse nell’incontro che l’assessore regionale alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo, ha tenuto stamattina a Modena nella sede della Provincia per fare il punto sulla sicurezza del territorio a quattro anni dall’alluvione.
Altri interventi riguarderanno le casse di espansione: entro il 2018 verrà concluso il progetto per l’adeguamento di quella del Secchia, per adattarla a contenere le conseguenze di precipitazioni con tempi di ritorno di 200 anni e un investimento di 18 milioni e 300 mila euro. Per quella del canale Naviglio, già a fine giugno sara’ pronto il progetto per una nuova fase di interventi da 1,6 milioni, oltre a lavori già svolti per un 1,85 milioni sugli argini di contenimento.