I programmi di vaccinazione preventiva di massa non sono un’opzione realistica nella battaglia per prevenire nuovi focolai di Ebola, ha dimostrato un team di ricerca guidato dall’Università del Kent (Gb).
I risultati arrivano mentre l’Organizzazione mondiale della sanità ha annunciato una nuova epidemia del virus nella Repubblica Democratica del Congo, con 17 morti accertati. Il team ha analizzato le prospettive di efficacia di vari possibili vaccini allo studio contro Ebola, rilevando che, almeno per il futuro prevedibile, il controllo delle epidemie dipende soprattutto dalla sorveglianza e dall’isolamento dei casi. In più, al momento non sono disponibili sieri che proteggano da tutti e 4 i virus Ebola umani.
L’analisi dei ricercatori – pubblicata su ‘Frontiers in Immunology’ – mette in evidenza che, perché una potenziale campagna di immunizzazione sia efficace subito, percentuali davvero molto alte di popolazioni potenzialmente colpite avrebbero bisogno di essere vaccinate in modo da stabilire una potente immunità di gregge, che impedisca la trasmissione del virus all’interno di una popolazione.
Questo non è un obiettivo realistico, data anche la velocità con cui il virus si diffonde: un paziente in media infetta 4 o più persone. Ciò significa che almeno l’80% di una popolazione dovrebbe essere immunizzato per prevenire possibili epidemie, anche nel caso in cui fosse disponibile un vaccino altamente efficace, che protegga il 90% delle persone. Questi tassi di vaccinazione sono attualmente irrealizzabili, puntualizzano gli studiosi.
Secondo uno studio effettuato durante l’epidemia di virus Ebola dell’Africa occidentale e citato nella nuova indagine, ad esempio, solo il 49% delle persone che erano state in contatto con malati poteva nella pratica essere vaccinato. E il 34% di queste persone ha rifiutato la vaccinazione, sebbene fosse stato esposto alla malattia.
Non è ancora chiaro, in più, sostengono i ricercatori della Kent’s School of Biosciences, se i vaccini disponibili offrano una protezione a lungo termine necessaria per un programma di vaccinazione profilattica di massa che possa bloccare Ebola, il cui virus viene ripetutamente introdotto nella popolazione umana dai serbatoi animali. Ancora, un ampio programma di vaccinazione sarebbe anche costoso e poco pratico, sottolinea lo studio.
I costi degli attuali vaccini sono infatti stimati in un range di 15-20 dollari per dose, e circa 462 milioni di persone vivono nelle aree colpite dalle epidemie di Ebolavirus, molte delle quali in aree rurali molto remote. In assenza di un efficace programma di vaccinazione profilattica di massa, i ricercatori concludono che l’immunizzazione dovrebbe concentrarsi sugli operatori sanitari che sono spesso coinvolti nella trasmissione della malattia, in combinazione con la vaccinazione delle persone che hanno avuto contatti con i pazienti.