“Fate l’amore, non fate la guerra”: questo motto – con la benedizione della scienza – diventa oggi un prezioso consiglio da seguire nella vita a due. Non è solo una frase di rito. Farsi la guerra, fra moglie e marito, non ferisce solo i sentimenti, ma fa male alla Salute arrivando a peggiorare sintomi come il dolore cronico.
A raccogliere ulteriori prove della forza dell’amore, contrapposta agli effetti negativi delle liti, è stato un team di ricercatori Usa del Penn State Center for Healthy Aging. In uno studio pubblicato su ‘Annals of Behavioral Medicine’, gli esperti sono andati a indagare sugli alti e bassi nelle relazioni sentimentali di persone in età avanzata con due diverse malattie croniche e hanno scoperto che i periodi di tensione con il coniuge avevano vere ripercussioni fisiche sui pazienti e sull’andamento delle loro patologie. L’aggravarsi dei sintomi coincideva con i giorni in cui sperimentavano una ‘crisi di coppia’.
“E’ stato entusiasmante – dice Lynn Martire, docente del Penn State Center for Healthy Aging – osservare questa associazione in due diversi set di dati: due gruppi di persone con patologie diverse”, in un caso osteoartrite alle ginocchia, nell’altro diabete di tipo 2.
“I risultati ci hanno dato un’idea di come il matrimonio possa influire sulla Salute, il che è importante per chi si trova a convivere con disturbi cronici”. Per l’esperta è importante saperne di più su come e perché i sintomi delle malattie croniche peggiorano. Ad esempio, i pazienti con osteoartrite alle ginocchia che provano un dolore maggiore diventano disabili più rapidamente e le persone con diabete non controllato hanno un rischio maggiore di sviluppare complicanze.
Non è la prima volta che le questioni di cuore finiscono sotto la lente della scienza. Se una ricerca precedente aveva mostrato una connessione tra un matrimonio soddisfacente e una Salutemigliore, sia fisica che psicologica, questo lavoro mostra l’altra faccia della medaglia e indaga sulla quotidianità, anche sentimentale.
“Noi studiamo le malattie croniche, che di solito implicano sintomi quotidiani e fluttuazioni, e abbiamo voluto esaminare come le interazioni positive o negative con il coniuge influiscano sulla Salute di giorno in giorno”, chiarisce Martire.
I due gruppi arruolati per la ricerca erano composti rispettivamente da 145 pazienti con osteoartrite e i loro coniugi e da 129 pazienti con diabete di tipo 2 e i loro partner. I partecipanti hanno tenuto per 22 e 24 giorni dei diari quotidiani sul loro stato d’animo, sulla gravità dei sintomi della malattia e sulla positività o negatività delle relazioni con i compagni di vita.
Analizzando i dati raccolti, i ricercatori hanno scoperto che in entrambi i gruppi i pazienti erano di umore peggiore nei giorni in cui sentivano più tensione con il coniuge e che questo a sua volta portava a un maggior dolore fisico e a sintomi più gravi. Non solo. I ricercatori hanno anche scoperto che, all’interno del gruppo con artrite, la gravità del dolore del paziente aveva uno strascico: si ripercuoteva a sua volta sul rapporto con il partner, che nel giorno successivo era più teso. In quello che Martire definisce un circolo vizioso.
I risultati del lavoro, spiega la scienziata, potrebbero contribuire a creare interventi mirati per aiutare le coppie con malattie croniche. “L’idea è che guardare oltre la malattia, per migliorare la qualità complessiva della relazione, potrebbe avere un impatto sulla Salute”.