Ricerca: ‘tessuti’ sintetici che si auto costruiscono

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Passi avanti per la medicina rigenerativa. Un team di biologi del’Università della California a San Francisco ha dimostrato la capacità di programmare gruppi di cellule per auto-organizzarsi in strutture tridimensionali. Strutture che ricordano organismi semplici o nelle prime fasi di sviluppo embrionale.

Lo studio, pubblicato su ‘Science’ dal team di Wendell Lim, rappresenta il primo passo verso tessuti artificiali, in grado di crescere da soli e auto-ripararsi.

“Quello che è affascinante nella biologia è che il Dna contiene tutte le istruzioni necessarie per costruire un elefante da ‘impacchettare’ in un piccolo embrione – spiega Lim, direttore del Center for Systems and Synthetic Biology – Il Dna codifica un algorismo per far crescere l’organismo, una serie di istruzioni” chiave, che “noi ancora non conosciamo appieno. In questo studio poniamo le basi per comprendere le regole minime per programmare le cellule ad auto-assemblarsi in strutture multicellulari”.

Per questo scopo il team ha fatto ricorso a una molecola segnalatrice sintetica, chiamata synNotch (synthetic Notch receptor), recentemente sviluppata nel laboratorio di Lim, che ha consentito di programmare delle cellule spingendole a rispondere a specifici segnali di comunicazione cellulare.

Nei primi esperimenti il team ha programmato due gruppi di cellule spingendole a formare sfere a due strati. Poi, in esperimenti più complessi, il team ha formato strutture più articolate, un po’ come accade ad un ovulo fertilizzato che si divide e si differenzia per formare organi e tessuti diversi. E la ricerca non si ferma.

“Le persone parlano di stampare organi in 3D, ma si tratta di un modo molto diverso rispetto a come la biologia crea i tessuti” nella realtà, ricorda Lim. La vera bellezza dei sistemi che si auto-organizzano è che sono autonomi. E proprio a questo puntano i ricercatori: arrivare a programmare in laboratorio delle cellule staminali, usandole per riparare tessuti danneggiati o costruire nuovi organi da usare per i trapianti.

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