Anche l’isola di Lampedusa ha deciso di rifiutare l’uso delle cannucce di plastica. Ad aderire alla campagna, lanciata da Marevivo, il comune di Lampedusa, l’area marina protetta Isole Pelagie, Federalberghi Pelagie, Associazioni imprenditori Lampedusa e Consorzio turistico balneare Isole Pelagie.
“Siamo molto contenti che Lampedusa sia una delle prime isole a sostenerci, con Marevivo Delegazione Sicilia e le sigle aderenti – ha spiegato Fabio Galluzzo, vice Presidente di Marevivo – è stato possibile ottenere le prime adesioni. Noi, puntiamo soprattutto al coinvolgimento delle isole minori, piccole realtà dove è più semplice sensibilizzare i cittadini e dove la gestione dei rifiuti è particolarmente complessa. La campagna e’ partita dalle isole Eolie”.
Sul web l’associazione Marevivo ha lanciato anche una mobilitazione social “Selfie senza cannuccia” con hashtag #RifiutaLaCannuccia per spingere gli utenti a condividere sui social un selfie con il proprio drink senza cannuccia, invitando gli amici a fare lo stesso. Ma quanto tempo si impiega ad usare una cannuccia in plastica; 20 minuti.
Quanto tempo è necessario invece per smaltirla; 500 anni. In tutto il mondo si utilizzano quotidianamente piu’ di un miliardo di cannucce, solo negli Stati Uniti ogni giorno se ne consumano 500 milioni, secondo i dati della Plastic Pollution Coalition.
In Europa, le cannucce sono tra i primi 5 rifiuti raccolti sulle coste. A Londra se ne usano circa 2 miliardi l’anno tanto che l’Evening Standard ha lanciato una petizione su Change.org per chiedere ai produttori di metterle al bando o trovare soluzioni eco sostenibili entro il 2018.
In generale, le plastiche monouso, come le cannucce, si utilizzano soltanto una volta, per pochi minuti, e in molti casi finiscono nei nostri oceani, dove resteranno per centinaia di anni, sminuzzandosi in pezzi sempre piu’ piccoli che vengono ingeriti dai pesci, entrando nella nostra catena alimentare. Nel 71% degli uccelli marini e nel 30% delle tartarughe e’ stata trovata plastica nello stomaco come dimostrano le ricerche citate dallo Strawless Ocean Movement.