L’Associazione italiana difesa animali ed ambiente chiede al ministro dell’Interno che il diritto a difendersi con le armi contro le intrusioni altrui non sia limitato alla aggressione fisica alle persone, ma che tale diritto sia esteso anche nei confronti di chi penetra negli appartamenti o nelle case private con lo scopo di rapire o fare del male ai nostri animali domestici.
“I cani ed i gatti sono oramai considerati da tutti parte integrante della famiglia – afferma Lorenzo Croce presidente di Aidaa – e far del male a loro vuol dire far del male a noi stessi. Per questo, visto che in questo paese pare che finalmente qualcuno abbia deciso di dare maggiori diritti di autotutela, chiediamo che gli stessi principi siano attuati nei confronti di coloro, ladri o altro, penetrano nelle nostre case con lo scopo di rubare i cani, ricordando che ogni anno sono 25.000 i cani di razza e non di razza rapiti alle famiglie italiane e crediamo che il diritto di difesa oltre che per noi e per i nostri cari debba essere esteso anche ai nostri amici pelosi di casa”.