I cambiamenti climatici previsti per il futuro “dall’aumento delle temperature alla ridotta disponibilità d’acqua, potrebbero influenzare la produzione e la qualità nutrizionale di colture comuni come pomodori, verdure a foglia verde e legumi.“
A dirlo è uno studio pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas, secondo cui nei prossimi decenni la produzione di ortaggi potrebbe diminuire di un terzo. Stando alla ricerca, capitanata dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine, tra la metà e la fine di questo secolo i cambiamenti ambientali ridurranno il rendimento medio di ortaggi e legumi del 35% e 9% rispettivamente.
In ambienti caldi come l’Europa meridionale e vaste aree dell’Africa e dell’Asia meridionale, l’aumento delle temperature potrebbe contrarre la resa degli ortaggi di circa il 31%.
“Il nostro studio dimostra che i cambiamenti ambientali, come l’aumento della temperatura e la scarsità d’acqua, possono rappresentare una vera minaccia per la produzione agricola globale, con probabili ulteriori impatti sulla sicurezza alimentare e sulla salute”, spiega l’autrice principale della ricerca, Pauline Scheelbeek.
Per mitigare i rischi i ricercatori sottolineano la necessità di dare priorità alle innovazioni capaci di migliorare la produzione agricola, tra cui lo sviluppo di nuove varietà colturali e una migliore gestione e meccanizzazione agricola.