Dazi, Coldiretti: “Dopo la guerra di Trump alla Cina, il Made in Italy rischia”

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Dopo la Cina la prossima vittima della politica protezionista di Trump è l’Unione Europea con la decisione degli Stati Uniti di imporre dazi antidumping fino a quasi il 50% sulle importazioni di olive spagnole, un pericoloso precedente che mette a rischio la presenza negli Usa del Made in Italy e delle produzioni agroalimentari dell’intera Unione Europea.

E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’approvazione di dazi da parte degli Stati Uniti su una lunga lista di prodotti Made in China per un valore di 50 miliardi di dollari.

La procedura iniziata su reclamo di alcuni produttori di olive americani, che si concluderà il 24 luglio, rischia pericolosamente di estendersi all’intera produzione agroalimentare dell’Unione Europea perché di fatto – continua la Coldiretti – viene messo nel mirino statunitense il sistema di aiuti europei all’agricoltura, costituendo un pericoloso precedente per futuri attacchi alla Politica Agricola Comunitaria.

A rischio c’è una larga parte del Made in Italy agroalimentare diretto negli Stati Uniti che – sottolinea la Coldiretti – sono di gran lunga il principale mercato di riferimento fuori dall’Unione Europea con un importo di 4 miliardi di euro di esportazioni nel 2017, in aumento del 6%. Gli Usa – continua la Coldiretti – si collocano al terzo posto tra i principali italian food buyer dopo Germania e Francia, ma prima della Gran Bretagna. Il vino – conclude la Coldiretti – risulta essere il prodotto più gettonato dagli statunitensi, davanti a olio, formaggi e pasta.

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