La potente fessura numero 8 non mostra segni di conclusione, creando 3 fontane di lava che alimentano due flussi, uno verso nord-est e un altro verso l’oceano, che sta dando origine ad una massa di terra lì dove vi era la baia di Kapoho, ormai completamente cancellata dalla lava. Gli scienziati del Servizio Geologico statunitense (USGS) affermano che il nuovo delta lavico ha raggiunto gli 80 ettari e continua ad espandersi.
La lava dalla fessura numero 8 sta raggiungendo altezze comprese tra i 40 e i 55 metri, con livelli a volte maggiori. Le ultime misurazioni mostrano che le emissioni di gas sono quasi raddoppiate, il che potrebbe indicare un aumento del ritmo delle eruzioni dalla stessa fessura.
Con la lava che continua a fuoriuscire, gli eventi sismici restano frequenti. L’Osservatorio Vulcanologico delle Hawaii riporta un’esplosione di vapore in cima al vulcano Kilauea poco dopo la mezzanotte (ora locale) di domenica 10 giugno, circa 20 ore dopo il precedente evento esplosivo.
Poche ore dopo, un terremoto di magnitudo 5.2 ha scosso la vetta del vulcano, fortunatamente senza generare alcuno tsunami. Si tratta dell’ultimo terremoto nell’area durante le eruzioni in corso. Intorno alla stessa ora, l’Osservatorio Vulcanologico delle Hawaii riporta un’altra eruzione esplosiva sulla vetta del vulcano. Il pennacchio di cenere avrebbe raggiunto i 3 km di altezza.
Fratture e crolli delle pareti del cratere Halemaumau sono evidenti dalle viste aeree. Pennacchi di vapore si alzano dal cratere e dalle fratture ad esso adiacenti, che sono un ulteriore segno dell’attività sismica in corso.
Janet Babb (USGS) afferma che questi eventi stanno diventando in qualche modo prevedibili grazie a degli indicatori che potrebbero portare alla prossima eruzione. Babb ha dichiarato che eruzioni di cenere e terremoti sembrano verificarsi su un ciclo di 24-48 ore. Anche se gli scienziati stanno tracciando meglio alcuni indicatori, non c’è ancora modo di sapere esattamente cosa succederà dopo.