Mieloma: arriva la tripletta di farmaci che raddoppia la sopravvivenza

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Arrivano anche in Italia due nuove ‘triplette’ di farmaci contro il mieloma multiplo che hanno dimostrato di raddoppiare la sopravvivenza libera dalla malattia. Si tratta di due diverse combinazioni di tre farmaci: terapie già esistenti cui si aggiunge l’anticorpo monoclonale daratumumab.

Le evidenze scientifiche hanno portato all’approvazione italiana delle nuove terapie, presentate oggi al congresso mondiale dell’American Society of clinical oncology (Asco). Due ‘triplette’, affermano gli oncologi, dal triplice vantaggio: efficacia, adattabilità, tollerabilità.

In base agli studi effettuati, le terapie con daratumumab hanno dimezzato il rischio di progressione della malattia, e si tratta di risultati in termini di efficacia non osservati in precedenza – commenta Michele Cavo, direttore dell’Istituto di Ematologia Sera’gnoli dell’Universita’ di Bologna – aggiunto al fatto che questi risultati si sono dimostrati riscontrabili in tutte le tipologie di pazienti e che, cosa non meno importante, aggiungere daratumumab agli altri farmaci non aggiunge tossicita’, quindi non influisce negativamente sulla vita del paziente. Anzi, puo’ addirittura migliorarla, grazie al suo meccanismo che riattiva il sistema immunitario”.

La triplice terapia contenente daratumumab, infatti, a 12 mesi aumenta dal 27 al 62% la sopravvivenza libera da progressione di malattia, con una riduzione del 64% del rischio di progressione del mieloma o morte, come ha dimostrato lo studio Castor.

Nello studio Pollux, l’altra triplice combinazione con daratumumab, ha aumentato la sopravvivenza libera da progressione di malattia dal 60 all’83%, con anche qui una riduzione del rischio di progressione del mieloma o morte del 63%. Nei due studi questi risultati di remissione della malattia sono stati riscontrati in modo costante in tutte le tipologie di pazienti.

Inoltre, l’anticorpo daratumumab e’ anche in grado di riattivare il sistema immunitario del paziente, spiega Cavo: “E’ l’unico anticorpo monoclonale di questi tipo disponibile ad oggi che, per il suo meccanismo d’azione, colpisce le cellule tumorali del mieloma sia direttamente sia indirettamente, riattivando il sistema immunitario dei soggetti trattati. in questo modo il paziente rispondera’ molto meglio alle cure e avra’ meno complicanze legate alla malattia”.

Le evidenze scientifiche emerse hanno portato all’approvazione italiana di daratumumab, con il riconoscimento di terapia innovativa da parte dell’Agenzia del farmaco Aifa. L’anticorpo riconosce infatti il suo bersaglio molecolare espresso sulle cellule tumorali, ed ha una doppia efficacia perche’ oltre a eliminare direttamente le cellule neoplastiche e’ anche in grado di ‘risvegliare’ il sistema immunitario, spesso reso silente dal tumore, reindirizzando la risposta contro le cellule maligne e non consentendo loro di “nascondersi” dalle difese dell’organismo.7

Il mieloma multiplo e’ un tumore del sangue in cui si ha un’eccessiva e incontrollata produzione di immunoglobuline. Ogni anno i nuovi casi sono circa 5500 e l’eta’ media dei pazienti e’ 70 anni, con un terzo delle diagnosi che arriva dopo i 65 anni. Circa un terzo dei pazienti riceve la diagnosi per caso, dopo un normale check-up con le analisi del sangue. Purtroppo, pero’, gia’ all’esordio il 70-80% dei casi ha gia’ una patologia scheletrica conseguenza del tumore.

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