Mozambico: nel cratere di Monte Lico farfalle e meraviglie [GALLERY]

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Una meraviglia nascosta nel cratere del Monte Lico, in Mozambico: una foresta che è stata esplorata per la prima volta da alcuni scienziati britannici. Gli studiosi hanno poi riportato la loro missione, il cui racconto è apparso su diverse testata, tra cui il quotidiano inglese ‘The Guardian’.

Ci sono voluti due anni per mettere insieme le 28 persone del ‘dream team’ di biologi, addetti alla logistica, esperti di piante e ricercatori per la prima spedizione che si è tenuta il mese scorso, guidata da Bayliss” riferisce il giornale nella sua edizione online.

Julian Bayliss, della Oxford Brooke University, era già noto per aver scoperto, attraverso Google Earth, la foresta di Mubu, la più grande estensione di foresta pluviale a media quota dell’Africa meridionale. Nell’ultima missione guidata dall’ambientalista i partecipanti hanno raccolto campioni e immagini dal cratere del Monte Lico, scalando un muro di roccia alto 700 metri. La missione è durata 10 giorni.

Dalle prime analisi è stata già individuata una nuova specie di farfalla, ma potrebbero rappresentare novità anche esemplari di serpenti, rane e altri anfibi, roditori e piante. Un mistero, poi, avvolgerebbe il ritrovamento di alcuni vasi antichi.

“Secondo la comunità locale nessuno nella memoria o nella leggenda è mai stato in cima alla montagna” annota il ‘Guardian‘. “Come hanno fatto i vasai a raggiungere il ciglio del cratere?”.

A rendere possibile l’esplorazione è stato anche il contributo di due scalatori professionisti che hanno trasportato provviste e insegnato a scalare agli scienziati: Julien Lines e Mike Robertson. Quest’ultimo, racconta la sua esperienza su ‘Dmm‘, un sito rivolto agli appassionati di arrampicata: “La cosa davvero sorprendente è stata che chiunque lo volesse ce l’ha fatta. Era assolutamente incredibile, e ci siamo tolti il cappello davanti alle persone che, a qualsiasi età dai 30 ai 64 anni, trovavano la forza di imparare ad agganciarsi a una corda di 125 metri in una giungla, senza nessuna esperienza precedente”.

Adesso tocca al governo di Maputo tutelare i suoi tesori naturali, osserva ‘Quartz Africa’. “Tutte queste montagne del nord del Mozambicohanno bisogno di protezione” ha detto Bayliss al sito d’informazione. “Forse questa scoperta può richiamare il governo all’azione”. 

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