Il Pentagono sta aumentando gli investimenti in intelligenza artificiale. L’obiettivo è creare un programma in grado di predire un eventuale attacco missilistico nucleare. Lo riporta Reuters.
Non ci sono conferme ufficiali, ma “una mezza dozzina di fonti” parlano di “diversi progetti” di questo tipo. L’intelligenza artificiale raccoglierebbe ed elaborerebbe dati (tra i quali le immagini satellitari) con un’accuratezza molto superiore alle capacita’ umane.
In sostanza, il software andrà a caccia di segnali che possano indicare i preparativi per il lancio di missili.
Il compito dell’intelligenza artificiale, quindi, sarà analizzare. Mentre la decisione delle contromisure resta saldamente nelle mani delle autorità umane. Sarà, come avviene oggi, il governo a scegliere se aprire contatti diplomatici o preferire l’opzione militare, nei casi più urgenti attaccando le basi nemiche o intercettando i missili.
In ogni caso, il tempo guadagnato grazie all’intelligenza artificiale sarebbe decisivo: “Dovremmo fare tutto ciò che è in nostro potere per trovare quel missile prima del lancio”, ha spiegato una delle fonti a Reuters. Il dettaglio della spesa americana sul progetto non è pubblico.
Ma l’amministrazione Trump avrebbe triplicato, a 83 milioni di dollari, il budget destinato ai programmi che legano difesa missilistica e intelligenza artificiale. Il primo progetto pilota dovrebbe focalizzarsi sulla Nord Corea. In ogni caso l’AI anti-nucleare e’ solo un tassello: il Pentagono, cosi’ come Russia e Cina, stanno espandendo i propri sforzi per ampliare il ruolo dell’intelligenza artificiale nelle attivita’ militari.