Terremoto, il sindaco di Norcia lancia l’allarme: “Pochi i 300 milioni alla Prociv”

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“Prorogare l’emergenza con soli 300 milioni invece degli oltre 530 richiesti dalla Protezione civile nazionale, significa non riconoscere le tantissime esigenze delle popolazioni colpite che aspettano ancora risposte da una gestione di una crisi sismica mai così complessa ed articolata”. Lo ha spiegato il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, commentando l’ultimo decreto terremoto approvato dal Senato. Il decreto – dice – così come modificato prende in esame alcune delle criticità a costo zero e si fa carico di provare ad indicare una soluzione e questo è positivo”.

Tra gli aspetti da migliorare, oltre ai fondi alla Prociv, la “mancanza totale di strumenti di sostegno fiscali e finanziari alla micro e piccola impresa, un inaccettabile strabismo della compagine di governo che sembra non rendersi conto del grave pericolo di deantropizzazione delle nostre zone, che se hanno dimostrato grandi capacità di resilienza, hanno bisogno di aiuti concreti per confermare la scelta di restare a vivere in queste aree”.

Infine il sindaco ritiene negativo “il non aver disposto la possibilità di proroga dei contratti per il personale messo a disposizione dei Comuni per aiutarli a sostenere il gravoso carico di lavoro aggiunto e questo rischia seriamente – dice – di compromettere l’intero processo amministrativo di supporto all’emergenza e alla ricostruzione”.

“E’ certamente comprensibile – conclude Alemanno – che la nuova maggioranza debba ancora prendere le misure con una questione spinosa come può essere quella del sisma 2016, ma se si vuole dare un cambio di passo alla ricostruzione, alla Camera occorre arrivarci con una disponibilita’ di risorse diversa e piu’ significativa”. 

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