“Come Associazione italiana di oncologia medica dovremo metterci in contatto con il nuovo ministro della Salute”, Giulia Grillo. E il primo tema che va posto “è sicuramente la possibilità di trattare i pazienti, all’interno di un percorso di sostenibilità, con il miglior trattamento disponibile, impegnandoci noi oncologi a individuare correttamente i malati che potranno beneficiarne e chiedendo al ministero l’impegno a valutare i farmaci non solo come ‘costo farmaco’, ma nell’ambito del costo complessivo del sistema”.
E’ il messaggio lanciato dal presidente eletto di Aiom, Giordano Beretta, oggi dal meeting annuale degli oncologi americani dell’Asco (American Society of Clinical Oncology) a Chicago.
Lo specialista italiano sottolinea la necessità di fare alcuni cambiamenti sul sistema di valutazione della spesa e si dice inoltre “convinto che certi farmaci vadano contrattati in modo più duro da parte dell’autorità regolatoria nei confronti delle company“.
Ma va modificata anche l’ottica con cui si guarda alla spesa. Oggi, evidenzia Beretta, “se analizziamo la crescita dei costi nel tempo, vediamo che la voce farmaci aumenta più velocemente e qualcosa dobbiamo senz’altro fare.
Però se questa spesa porta a una riduzione in altri ambiti, il sistema potrebbe anche bilanciarsi” ed è sotto questa luce che per l’esperto deve essere analizzato il nodo costi per le terapie innovative. Un altro punto fondamentale è che “i costi per i test di selezione molecolare dei pazienti vanno valutati all’interno del costo del trattamento e devono entrare nella valutazione della definizione del prezzo”.