“Le scelte personali sono veramente importanti: usare plastica riutilizzabile senza buttarla via, ridurre il più possibile l’utilizzo della plastica usa e getta e smetterla di buttarla nell’oceano perché è l’unico sistema che abbiamo per ripulirlo”.
Eric Zettler, del Nioz, l’Istituto olandese di ricerca marina, a margine della conferenza di Esof (EuroScience Open Forum) 2018 di Tolosa lancia l’appello affinché venga ridotto l’uso della plastica per salvare il pianeta dall’inquinamento.
“Il problema – spiega il ricercatore – è che produciamo 330 milioni di tonnellate di plastica all’anno, che sono pari a oltre 30 chilogrammi per ogni singolo uomo, donna e bambino del pianeta ogni anno. Il cuore del mio lavoro è comprendere quali sono gli impatti della plastica nell’oceano e sulla popolazione, la stessa che sta comprendendo bene i rischi che derivano da questo tipo di inquinamento”.
In questi anni, ha spiegato Zettler, l’attività di ricerca si è concentrata molto sui potenziali rischi che derivano dalla trasmissione dei microbi tra la plastica e la fauna marina che poi entra in contatto con l’uomo. Esiste poi il tema del riciclo che nei paesi dell’Est Europa è prossimo allo zero, un tema che sara’ affrontato attraverso la sostenibilità nel corso del biennio di avvicinamento ad Esof 2020 che si terra’ a Trieste, città che sabato prossimo sarà nominata Capitale europea della Scienza.