Tenere a distanza le malattie legate all’età, per una vita più lunga e una vecchiaia in salute. E’ la promessa dei farmaci senolitici, composti gero-protettori su cui scommettono ricercatori di tutto il mondo, protagonisti di uno studio su ‘Nature Medicine’ condotto sui roditori.
L’iniezione di cellule senescenti in giovani topi comporta una perdita di salute e di funzionalità, ma trattare questi animali con una combinazione di due farmaci ha permesso agli scienziati di eliminare le cellule senescenti dai tessuti, ripristinando la funzionalità fisica dei roditori. Non solo.
I farmaci hanno anche esteso la durata della vita e l’invecchiamento in salute dei topi. Una specie di fonte dell’eterna giovinezza farmaceutica: non a caso lo studio è sostenuto dal National Institute on Aging, parte dei National Institutes of Health americani.
Il team guidato da James L. Kirkland, della Mayo Clinic di Rochester, ha scoperto che l’iniezione di un piccolo numero di cellule senescenti in topi giovani e sani causa danni che possono provocare disfunzioni fisiche. Ma il trattamento di questi animali con una combinazione di dasatinib e quercetina potrebbe prevenire il danno cellulare, ritardare la disfunzione fisica e, se usato in topi che invecchiano naturalmente, prolungarne la durata della vita.
“Questo studio fornisce prove convincenti sul fatto che ‘bersagliare’ un processo di invecchiamento fondamentale – in questo caso, la senescenza cellulare nei topi – può ritardare l’arrivo di patologie legate all’età, con una salute migliore e una vita più lunga”, spiega il direttore del Nia Richard J. Hodes. “Mostra anche il valore di indagare sui meccanismi biologici che possono portare a una migliore comprensione del processo di invecchiamento”.
Al centro della ricerca i senolitici, una classe di farmaci che eliminano selettivamente le cellule senescenti. In questo studio, il team di Kirkland ha utilizzato una combinazione di dasatinib e quercetina per capire se questa combinazione senolitica fosse in grado di rallentare la disfunzione fisica causata da cellule senescenti.
Il dasatinib è usato per trattare alcune forme di leucemia; la quercetina è un flavonoide presente in alcuni tipi di frutta e verdura. Nel corso dei loro esperimenti, il team ha iniettato in animali molto vecchi un mix di questi due composti, scoprendo che aumentava del 36% la vita media post trattamento rispetto agli esemplari di controllo. Insomma, i senolitici possono ridurre il rischio di morte nei topi anziani.
“Si ratta di una ricerca eccitante – commenta Felipe Sierra del Nia – questo studio dimostra chiaramente che i senolitici possono contrastare” gli ‘acciacchi’ “legati all’invecchiamento. Ulteriori ricerche sono però necessarie per capire se composti come quelli usati in questo studio suono sicuri ed efficaci in trial clinici sull’uomo”.