La Nasa compie 60 anni e guarda a Luna e Marte

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La Nasa compie 60 anni: il suo atto di nascita è stato firmato il 29 luglio 1958 dal presidente americano Dwight Eisenhower, a nemmeno un anno dal successo del satellite sovietico Sputnik.

L’agenzia spaziale americana è nata infatti all’insegna della corsa allo spazio e oggi affronta uno scenario completamente diverso, con l’arrivo dei privati e nuove nazioni che si affacciano allo spazio, come Cina e India.

“La forza trainante che ha portato alla nascita della Nasa – scrive l’agenzia spaziale sul suo sito – è stata il lancio dello Sputnik il 4 ottobre 1957″. Nel bel mezzo della Guerra Fredda, gli Usa non potevano “lasciare passare quella sfida”.

L’enorme gittata del missile che lancia la piccola sfera allarma infatti gli americani, preoccupati sia per la sicurezza nazionale sia per la possibile perdita della leadership tecnologica. Quel lancio, rileva la Nasa, ha portato il governo degli Stati Uniti a concentrare e consolidare i programmi di esplorazione spaziale: il 31 gennaio 1958 gli Usa lanciano il satellite Explorer I e alcuni mesi dopo viene istituita l’agenzia spaziale americana.

“La rivalità tra Russia e Usa – osserva la Nasa – è durata decenni e ha portato gli Usa sulla Luna, ma alla fine ha lasciato il posto alla cooperazione”. Sessant’anni dopo, americani e russi infatti lavorano fianco a fianco a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, insieme agli astronauti di molti altri Paesi, in uno spazio completamente nuovo. Sulla scena adesso ci sono anche i privati, che si occupano del trasporto dei rifornimenti sulla Stazione Spaziale e sono entrati in campo anche nuovi Paesi.

L’India, a esempio, si fa sempre piu’ strada nel settore lanciatori e la Cina, dopo la sperimentazione del laboratorio orbitale Tiangong 1 ne sta preparando uno nuovo e punta alla Luna con una base. Anche la Nasa torna a guardare alla Luna, puntando al pianeta rosso: “vi torneremo – rileva – per preparare l’esplorazione umana di Marte”.

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