Il presidente nazionale dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente Lorenzo Croce ha deciso di “presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Teramo sede dell’Istituto Zooprofilattico dove è stata eseguita l’autopsia sul corpo del pastore tedesco KAOS morto nei giorni scorsi a dire del suo addestratore a causa di un avvelenamento, mentre secondo gli accertamenti del referto autoptico sarebbe morto a causa di un’infarto dovuto ad una patologia grave forse al sistema cardiovascolare“. L’AIDAA – si spiga in una nota – a fronte anche dell’elevato clamore mediatico attorno alla morte di questo cane chiede con il suo esposto che la procura disponga “il sequestro di tutta la documentazione inerente gli esami autoptici eseguiti sul cadavere del cane Kaos e di tutta la documentazione veterinaria e legata alla sua attività di cane da soccorso, e che ascolti sia i medici veterinari che hanno eseguito l’autopsia che il suo addestratore per verificare quelle che sono state le reali condizioni di vita del cane e se gli allenamenti a cui era sottoposto erano in linea con le sue condizioni di salute, e di accertare anche se gli accertamenti post mortem siano stati fatti in maniera regolare, viste le dichiarazioni dell’addestratore che parla di situazione non chiara nelle fasi di sequestro della carcassa del cane e della successiva autopsia“. AIDAA chiede chiarezza attorno a una vicenda che rischia di gettare una luce cupa sui fatti e sul loro reale svolgimento.