Ebola, l’Oms: “Nella zona di guerra del Congo il controllo è molto difficile”

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Sarà estremamente difficile gestire la nuova epidemia di Ebola nell’est della Repubblica democratica del Congo: tentare di spegnere un’epidemia causata da “un agente patogeno tra i più letali nel contesto di una zona di guerra è in vetta alla scala delle difficoltà”, ha affermato oggi l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms).

Alle complesse questioni logistiche ed altri elementi si somma il fattore della sicurezza, ha spiegato a Ginevra Peter Salama, direttore generale aggiunto dell’Oms per la preparazione e la risposta alle emergenze.

Nella regione operano un centinaio di gruppi armati e vi sono numerosi sfollati, ha sottolineato. Tra le priorità vi è quella di confermare se quest’ultima epidemia coinvolge il ceppo Zaire, dal momento che questo può essere trattato con lo stesso vaccino sperimentale già impiegato per l’ultima epidemia, ha spiegato.

Se tale sarà il caso, si tratterebbe al tempo stesso di “una buona notizia e di una cattiva notizia“, ha detto Salama. “La cattiva notizia e’ che questo ceppo di Ebola è la variante più letale. La buona notizia e’ che disponiamo – anche se è ancora in sperimentazione – di un vaccino“.

Tuttavia la strategia che richiede di tracciare i contatti sarà molto piu’ complessa nel contesto di questa zona del Nord-Kivu, ha ribadito. L’Oms stima che il rischio posto dall’attuale epidemia sia “alto a livello del Paese e della regione, ma basso a livello mondiale”, ha detto Salama sottolineando il rischio di estensione a livello regionale.

In tutto sono stati segnalati circa 20 morti, “ma non possiamo confermare se sono tutti casi di Ebola. I casi confermati sono quattro, ma dovrebbero aumentare nei prossimi giorni e settimane”, ha aggiunto. Il 24 luglio scorso, il Congo ha dichiarato la fine di un’altra epidemia da virus Ebola iniziata a maggio nel Nord-ovest del Paese e che ha fatto 33 morti.

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