La Francia dichiara guerra alla plastica: incentivi per cambiare abitudini

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La Francia punta sull’ambiente, cercando di far cambiare abitudini ai propri cittadini colpendo le tasche dei consumatori. L’obiettivo è quello di scegliere imballaggi di plastica riciclata: è questa la strategia che verrà attuata nel 2019 dal governo francese per raggiungere il 100% della plastica riciclata nel 2025.

“Dobbiamo creare un elettrochoc per cambiare radicalmente il comportamento dei francesi” ha riferito il segretario di Stato per la Transizione ecologica, Brune Poirson. Al centro della strategia di governo ci sarà un sistema di punti – una formula bonus-malus – che ridurra’ fino al 10% il prezzo dei beni venduti in imballaggi di plastica riciclata mentre gli altri rischiano di subire rincari.

Così già nel 2019 i francesi potranno optare per bottiglie in plastica riciclata, che costeranno meno rispetto a quelle tradizionali. Per altri prodotti, come i vasetti dello yogurt, per ora non esistono ancora soluzioni alternative. Inoltre, verrà istituito un sistema di deposito cauzionale con il quale il consumatore recupererà una piccola somma di denaro o un buono acquisto ogni volta che riconsegnerà in negozio un imballaggio di plastica. Finora nessun calendario di attuazione dei provvedimenti in questione e’ stato formalizzato.

Oltre a queste misure, nel 2020 il governo francese intende vietare i prodotti ad uso unico come cannucce, bicchieri e contenitori. Ad oggi il Paese ricicla solo il 20% dei suoi imballaggi in plastica contro una media europea del 41%. Su scala mondiale l’industria della plastica e’ fiorente, con una produzione cresciuta del 40% nell’ultimo decennio, passata da 245 a 348 milioni di tonnellate tra il 2007 e il 2017.

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