Emergono nuovi dettagli in merito alla morte delle due neonate a causa di un attacco di pertosse nel Bergamasco. I genitori delle piccole erano stati accusati di non essere vaccinati, accusa infondata. Della vicenda, ne ha parlato il padre della piccola Martina in un’intervista a “Il giorno”.
“Sono state scritte molte inesattezze – dice Cristian Cappa, il papà della piccola Martina – perché è necessario fare chiarezza. Lo dico per l’ennesima volta: sia io, sia mia moglie siamo vaccinati. Di più: mia moglie ha seguito i corsi preparto con altre trenta donne e nessuno ha detto loro che avrebbero dovuto fare un richiamo per la pertosse o per altro”.
La piccola oltretutto, non aveva mai mostrato alcun problema di salute: “era sanissima – spiega – è nata all’ottavo mese con parto cesareo. È stata dimessa dopo nove giorni e non aveva nulla: perfetta, sana e bellissima”.
“Il giorno 18 – continua il padre – ha manifestato un po’ di catarro e tosse. L’abbiamo portata dal pediatra che ha diagnosticato che i polmoni erano a posto. Peraltro, anch’io avevo la tosse. Ma due giorni dopo, venerdì, quando sono tornato dal lavoro, Veronica mi ha detto che era preoccupata e abbiamo deciso di portare Martina al pronto soccorso di Treviglio. Il giorno successivo c’è stata la diagnosi di bronchiolite senza virus”.
La situazione si è però aggravata ulteriormente: “venerdì 27 mattina è stata fatta la diagnosi di pertosse. Nel pomeriggio alle 15 la situazione è precipitata e la piccola è stata trasferita a Bergamo. I medici ci hanno avvertito che Martina avrebbe potuto morire durante il trasporto. Invece ce l’ha fatta. A Bergamo è stata ricoverata in terapia intensiva e attaccata a una macchina. Sembrava stabile, invece lunedì alle tre è morta”.
“Siamo distrutti. – conclude Cristian Cappa – Ci hanno detto che a breve avremo i risultati dell’autopsia. Pensiamo di rivolgerci a un legale perché per noi è già difficile così”.