Terremoto Molise, continuano i controlli: “Nulla lasciato al caso”

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Continuano in Molise le scosse di assestamento dopo l’evento sismico della sera del 16 agosto, e proseguono i controlli tecnici sul territorio. Il presidente della Regione Molise, Donato Toma, accompagnato dall’assessore regionale ai Lavori pubblici, Vincenzo Niro, e dal direttore di Dipartimento, Giuseppe Giarrusso, si è recato sul viadotto Molise 1 dove, in tarda mattinata, sono iniziati i lavori di controllo dei pilastri con la speciale piattaforma “by bridge”, che permette di lavorare in sicurezza con il braccio in negativo, vale a dire dall’alto verso il basso, e di arrivare in punti difficili, se non impossibili, da raggiungere con altri mezzi.

“I lavori – osserva il presidente Toma – vengono eseguiti sotto la supervisione dei tecnici dell’Anas che, oltre alle indagini sui pilastri del viadotto, stanno procedendo a monitorare anche il manto stradale con apparecchiature sofisticate in grado di rilevare anche piccoli avvallamenti che risulterebbero impercettibili alla semplice indagine visiva. Questo dà la misura del massimo rigore con cui si sta procedendo alle verifiche, e non potrebbe essere altrimenti. I tecnici dell’Anas, che ho incontrato sul cantiere, mi hanno comunicato che nel giro di un paio di giorni i controlli dovrebbero avere temine, per cui il viadotto rimarrà ancora interdetto al traffico veicolare almeno per il tempo necessario all’ultimazione delle operazioni di verifica. Peraltro, continua il monitoraggio anche di altre arterie da parte dei proprietari, Anas e Province”

“Nelle prime ore della mattinata – prosegue il governatore – abbiamo tenuto un incontro presso la Prefettura di Campobasso insieme agli altri soggetti istituzionali del Centro coordinamento soccorsi. Abbiamo fatto il punto della situazione, affinché nulla sia lasciato al caso per quanto riguarda le verifiche sugli edifici pubblici e privati”.

“So che è difficile parlare – conclude Toma – con chi in questo momento è messo a dura prova. Ma i cittadini molisani delle zone interessate dal sisma devono sapere che stiamo lavorando incessantemente giorno e notte perché, al di là delle condizioni di ricovero temporaneo che siamo riusciti a garantire, possano tornare quanto prima alla normalità. Continueremo, come è avvenuto nei giorni scorsi, a presidiare il territorio, a dare loro testimonianza diretta della nostra vicinanza e del nostro incondizionato sostegno”.

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