Quest’anno la stagione di trasmissione del virus West Nile è iniziata insolitamente presto rispetto agli anni scorsi, e il numero di casi è più alto rispetto allo stesso periodo degli anni scorsi. A segnalarlo è l’ultimo bollettino del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc).
Nel 2016 e 2017 infatti i primi casi sono stati segnalati tra il 9 e 15 luglio, mentre nel 2014 anche a fine luglio. Quest’anno invece tutto e’ iniziato gia’ a partire dall’ultima settimana di giugno, tanto che fino al 9 agosto sono stati registrati 231 casi nell’Unione Europea e 104 nei paesi vicino.
Tutto ciò indica, secondo l’Ecdc, un’alta circolazione del virus nei paesi colpiti, che potrebbe portare ad un alto numero di casi nei prossimi mesi, anche in un’area geografica più vasta. Quest’anno infatti oltre alle zone colpite nelle precedenti stagioni, è probabile che il virus si diffonda anche in territori nuovi.
Per questo sia gli abitanti che chi viaggia verso le aree colpite dal virus sono a rischio di rimanere contagiati, e anziani e persone immunodepresse sono quelle che hanno le maggiori probabilità di sviluppare la malattia neuroinvasiva da virus West Nile. Ecco perché l’Ecdc invita chiunque abita nelle aree a rischio a proteggersi dalle zanzare, e i medici a considerare questa malattia nel momento in cui visitano persone che tornano da quelle zone. Gli stati membri dell’Ue devono inoltre sospendere per 28 giorni i donatori di sangue di ritorno dalle aree dove e’ stato isolato il virus, per prevenire la diffusione dell’infezione tramite trasfusioni.