Nella prima sessione del G7 Ambiente dedicata alla transizione economica a lungo termine verso un’economia a basse emissioni di carbonio si è parlato “di come finanziare le azioni per la riduzione della CO2 e io, come Italia, ho proposto che i sistemi finanziari mettano al centro le persone, cioè che si passi da quello che è il concetto di massimizzazione del profitto al concetto di giusto guadagno, e che la partecipazione dal basso dei cittadini possa essere la priorità a cui debba guardare il sistema finanziario per orientare i finanziamenti”.
Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa che si trova ad Halifax, in Canada, per seguire i lavori. “Subito dopo ho avuto un incontro bilaterale con gli Usa sugli sprechi alimentari. La nostra norma piace a livello mondiale – continua Costa – gli Usa hanno una norma simile, ci stanno lavorando e vogliono trovare punti di contatto sull’argomento non solo sulle tutele alimentari per evitare lo spreco, ma anche per dare una risposta ambientale. Insieme camminiamo, abbiamo stabilito una road map con degli approfondimenti tecnici”.
“Abbiamo parlato anche dell’azione in Africa – aggiunge il ministro dell’Ambiente – noi guardiamo alla fascia del Sahel con forte attenzione alla desertificazione che spinge quella povera gente a lasciare i loro territori e stiamo immaginando, come Paese Italia e come ministero dell’Ambiente, di fare investimenti concreti in energia eolica e solare, per consentire a questi villaggi di avere una vita e non perdere la propria cultura”.
“Gli Usa, molto interessati, ci hanno chiesto qual è la nostra idea progettuale. Ci stiamo confrontando su questo e ci siamo dati, anche in questo caso, una road map. E’ un percorso che noi faremo comunque, chiunque può essere al nostro fianco, a patto e condizione che serva a quelle popolazioni e all’Ambiente”, conclude Costa.