Uno studio condotto dall’Università del Maryland e pubblicato su “Science” ha rilevato che il deserto del Sahara sta diventando sempre più piovoso e le precipitazioni potrebbero aumentare fino al 50% più rispetto al periodo in cui nell’area non erano ancora presenti gli impianti per la produzione di energia eolica e solare: sarebbero proprio questi ultimi i “principali indiziati”. Si è rilevato un aumento delle piogge, un avanzamento della vegetazione, e la produzione di CO2 è inferiore rispetto a quella delle aree in cui la produzione di energia si basa sul carbone.
I ricercatori hanno evidenziato che gli impianti per le energie rinnovabili potrebbero produrre cambiamenti su scala locale e continentale: gli impianti eolici modificherebbero l’ambiente spostando le masse d’aria, favorendo in questo modo una maggiore evaporazione e di conseguenza la pioggia, mentre i pannelli solari ridurrebbero l’albedo (la capacità di riflettere la luce).