Costa, Ministro dell’Ambiente, a Si può fare su Radio 24: “Plastica nel Mediterraneo: la legge ‘Salva mare’ in Parlamento la prima settimana di ottobre”

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Si, confermo che vogliamo cogliere l’esperienza toscana per farne una legge nazionale. A me piacerebbe che si chiamasse Salva Mare, giocando anche sulle parole, perché c’è mare ma anche amare, quindi si parla anche di amare il mare. Intanto sarebbe l’anticipazione di una direttiva europea che guarda proprio a questo. Sarebbe la prima volta che l’Italia anticipa una direttiva europea, che peraltro io sono andato a votare, ma che per diventare concreta e applicativa dovrebbe attendere quasi cinque anni. Io la legge la deposito entro la prima settimana di Ottobre, poi ovviamente deve passare per il Parlamento”. Lo dice Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente, a Si può fare su Radio 24. Inoltre vorrei costruire questo meccanismo insieme agli attori principali, come i pescatori. Cosa vuol dire? Cari pescatori, questa vostra raccolta di plastica che prendete nel pescato – Oltre il 50% del pescato che loro prendono tutti i giorni è plastica – non rigettatela in mare ma potete riportarlo alle isole ecologiche.” conclude a Radio 24.

INCENERITORI e NAPOLI – Costa, Ministro dell’Ambiente, a Si può fare su Radio 24: “No a nuovi inceneritori in Italia, sono la sconfitta del sistema rifiuti. Napoli non più devastata da rifiuti, ma c’è da migliorare.”

Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa è intervenuto a Si può fare su Radio 24 (la puntata va in onda domani sabato alle 7.30 con l’intervista integrale al ministro Costa) sulla necessità, a livello nazionale, della modifica dell’articolo 35 dello Sblocca Italia sugli inceneritori, alla luce dell’impugnazione da parte del Ministero della legge Regionale delle Marche sui rifiuti: “L’inceneritore è la sconfitta del sistema rifiuti, vuole dire che nessuno è stato in grado di gestire in maniera sana il sistema rifiuti, significa che non funziona l’economia circolare, quindi non farei nuovi inceneritori. La situazione rifiuti a Napoli? Chiaro che Napoli debba crescere ancora e migliorare, però un bel percorso è stato fatto. Io ricordo quella Napoli dell’emergenza rifiuti, era devastata, oggi non lo è più.

ILVA – Costa, Ministro dell’Ambiente, a Si può fare su Radio 24: “Ilva sarà all’altezza delle acciaierie più pulite.”

“Abbiamo anticipato la copertura dei parchi minerari: il 50% della copertura si finisce entro la fine di aprile del 2019, ma tecnicamente quel 50% terminato vuol dire più del 50%, più della metà del risultato, quindi io quasi mi sentirei di dire Taranto finestre aperte la prossima estate. Se la tutela reale è migliorata e rientra nei parametri dell’Unione Europea, perché questo è l’elemento nuovo, chiaramente l’industria va vista con un occhio diverso, se si rimane nella legalità è chiaro che di più non si può ottenere. L’Ilva potrà essere all’altezza delle acciaierie meno inquinanti? Secondo me sì, intanto per le coperture minerarie, ma anche perchè abbiamo ottenuto che, sulla produzione attuale (erroneamente vista per 6 milioni di tonnellate ma in realtà è di 4 milioni e mezzo circa), con le emissioni attuali, qualsiasi altro aumento di produzione non può superare quelle emissioni. Poi abbiamo il controllo preventivo del Ministero dell’Ambiente e del sistema delle agenzie di tutela ambientale, in più l’inserimento di penali qualora qualche virgola non venga rispettata.” Così Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa a Si può fare su Radio 24 dopo il referendum dei lavoratori Ilva sull’accordo con Arcelor Mittal. (la puntata va in onda domani sabato alle 7.30 con l’intervista integrale al ministro Costa) 

TAP – Costa, Ministro dell’Ambiente, a Si può fare su Radio 24: “Tap? Certe opere mi lasciano perplesso, ma come Ministro attendo le valutazioni di impatto ambientale.”

La prima cosa che mi interessa è la tutela dell’ambiente, come l’ambiente viene tutelato. Roviniamo l’ambiente della costa pugliese? E se si rovina, fino a che punto lo si rovina? Quindi voglio vedere bene le valutazioni di impatto ambientale nazionale ed europee, gli approdi e le modalità di gestione. Se c’è un elemento ambientale che è quello per cui ho una competenza, non più il ministro della Repubblica, ma Sergio Costa dice che certe opere forse è il caso di rivederle, mi lasciano un po’ perplesso. Ma questo come Sergio Costa. Ma io devo interpretare il ruolo di ministro della Repubblica.” Lo dice il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa a Si può fare di Alessio maurizi e Carlo Gabardini su Radio 24 riguardo le valutazioni ambientali sul gasdotto Tap. (La puntata va in onda domani sabato alle 7.30 con l’intervista integrale al ministro Costa)

Terre dei fuochi – Costa, ministro dell’ambiente, a Si può fare su Radio 24: “Lavoriamo alla ‘norma Terre dei fuochi’ sui siti orfani. I primi dieci milioni  entro quest’anno.”

L’Italia sta soffrendo per quelli che sono i cosiddetti ‘siti orfani’ cioè quei luoghi dove non si sa di chi sia la competenza, ma dove nel frattempo c’è il problema. Vogliamo intervenire su questi siti orfani. Per questo sto scrivendo questa norma sulle ‘Terre dei fuochi’, al plurale. I primi denari ce li mette lo Stato poi, d’accordo con il Ministero dell’Economia, attiveremo la procedura dei fondi di rotazione, ovvero un meccanismo tale per cui non è sempre Pantalone a metterci denari (modo di dire, ndr), altrimenti è come se favorissimo colui che inquina e poi scappa via, bisogna far pagare chi ha inquinato. Proprio ieri mi sono incontrato con la direzione generale competente e abbiamo racimolato al volo poco più di dieci milioni di euro entro quest’anno per finanziare la legge sulle terre dei fuochi, solo per iniziare un percorso, perchè ne servono molti di più.” Lo afferma il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa a Si può fare di Alessio Maurizi e Carlo Gabardini su Radio 24 in merito ai siti italiani che necessitano di bonifiche e particolari cure ambientali.

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