Crollano le coperture vaccinali per morbillo, rosolia e parotite, Antonio D’Avino: «Situazione preoccupante»

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Crollano le coperture vaccinali per morbillo, rosolia e parotite. Antonio
D’Avino: «Situazione preoccupante, accelerare per recuperare terreno entro
dicembre».

«Rispetto alle coperture vaccinali del 2017, che hanno riguardato la
coorte di nati nel 2015, il 2018 mostra un vero e proprio crollo di
vaccini per morbillo, rosolia e parotite. I dati sono recentissimi, di
agosto è sono veramente allarmanti». Ad alzare il livello di guardia sulla
vaccinazione contro MPR è il segretario provinciale di Napoli della
Federazione italiana medici pediatri Antonio D’Avino. «Ora che le scuole
si sono riaperte, e con la consapevolezza di essere proiettati verso
l’autunno, non possiamo ignorare il dato. Il nostro dovere è quello di far
capire alle mamme e ai papà quanto sia importante procedere in tempi brevi
a far vaccinare i bambini contro il morbillo». Il dato che allarma i
pediatri di famiglia della Fimp riguarda in particolare i bambini nati nel
2016, per i quali si registra un calo percentuale di vaccinazioni contro
mpr di 8-10 punti percentuali, a seconda delle Asl Campane considerate,
rispetto all’anno scorso. Si è passati infatti dal 92% circa di bambini
vaccinati del 2017 al 82-84% circa, fino ad agosto 2018. Diverse possono
essere le ragioni di questo calo. Antonio D’Avino non nasconde che sono in
molti a ritenere che il crollo sia dovuto alle voci sulle
autocertificazioni . «Diversi genitori, già ad inizio anno, erano convinti
di poter risolvere il problema della frequenza con una semplice
autocertificazione. Forse hanno creduto di poter rimandare convinti che
alla fine l’obbligo sarebbe venuto meno. Quello che bisognerebbe far
capire è che la questione non è normativa, ma di salute. Vaccinare i
propri figli significa prendersi cura di loro, a volte anche salvare loro
la vita». L’appello del segretario provinciale Fimp è quello di recuperare
il tempo perso. «Non è troppo tardi – dice – spero che quanti più genitori
possibile si facciano avanti e capiscano l’importanza di questo gesto. Gli
studi dei Pediatri di Famiglia sono sempre aperti a quanti volessero
maggiori informazioni e consigli».

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