Oltre 1.000 ettari di superficie bruciata e 430 sfollati. Mentre è in pieno corso la caccia ai piromani, è severo il bilancio, ancora parziale, del furioso incendio che ha cambiato “la geografia del territorio” nel Pisano, come spiega il sottosegretario all’Ambiente Vannia Gavia, e descrive meglio di altre metafore la distruzione prodotta dalle fiamme che hanno divorato una porzione enorme del Monte Serra, sulle alture che sovrastano Pisa.
Gava ha assicurato “l’impegno del governo e del proprio ministero per la ricostruzione, a cominciare dal ripristino idrogeologico del territorio bruciato per scongiurare il rischio di emergenze alluvionali con le prime piogge autunnali“. Ma c’è spazio anche per la polemica politica con il sindaco di Cascina (Pisa), la leghista Susanna Ceccardi, che ha replicato ai consiglieri regionali Dem che ieri avevano definito una “passerella” la visita del ministro delle politiche forestali Gian Marco Centinaio a Calci.
“Parlano di bon ton istituzionale – ha detto Ceccardi – ma ieri hanno ignorato Cascina dove abbiamo evacuato persone dalla frazione Zambra. Non ho ricevuto neppure una telefonata dal presidente della Regione, Enrico Rossi, che invece ha fatto una conferenza stampa insieme ai sindaci Pd. E’ una vergogna”.
La procura intanto procede con la sua inchiesta per incendio doloso. Il fascicolo è sempre contro ignoti. Il comandante provinciale dei carabinieri, Nicola Bellafante, ha precisato che “non esiste una lista di sospettati: raccogliamo informazioni e facciamo domande senza tralasciare alcuna ipotesi. Al momento non ci sono particolari sospetti su qualcuno”.
Il ‘giorno dopo’ è il momento della conta dei danni: a Montemagno, frazione di Calci sopra la celebre Certosa, monumento più visitato dopo la Torre pendente nella provincia pisana, ci sarebbe almeno una decina di case andate completamente o parzialmente distrutte.
Il bosco, è sparito: migliaia di pini marittimi e olivi sono andati in cenere. Sono ben 430 gli sfollati
Ora il rogo è finalmente sotto controllo in gran parte dell’area colpita: restano fiamme vive solo a Vicopisano mentre a Calci e ad Avane l’emergenza è cessata. Domani riaprono le scuole e anche l’aeroporto Galilei dove anche oggi i voli sono stati interrotti per consentire ad aerei e elicotteri antincendio di operare in sicurezza.