Mediterraneo: il Cnr lancerà il dottorato di ricerca multidisciplinare

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“I problemi attuali del Mediterraneo sono soprattutto demografici, socioeconomici e di formazione. Su questo il Cnr lavorerà partendo dalla propria tradizione multidisciplinare su una grande strategia Mediterranea, che coinvolga anche le scienze umane, sociologiche, economiche, su migrazioni e popolazioni”. Lo ha detto Massimo Inguscio, presidente del Cnr, in occasione del convegno a Napoli su “Mutamenti climatici, crisi socio economiche e (in)sicurezza alimentare: un Mediterraneo in transizione”, organizzato a Napoli dall’Istituto di Studi sulle società del Mediterraneo (Issm) del Cnr, in ricordo della scomparsa ricercatrice Eugenia Ferragina.

Inguscio ha sottolineato l’impegno dell’Issm, spiegando che “il Mediterraneo è centrale per l’Europa – ha detto – e quindi l’Italia si trova al centro di questa Europa allargata. Non a caso l’Italia coordina attraverso il Cnr molti progetti scientifici europei che hanno a che fare con la scienza del Mediterraneo, sui cambiamenti climatici, l’economia, i trasporti, l’acqua. Per gli studi sul mare il Cnr ha circa 500 ricercatori che lavorano già e che sono stati recentemente riorganizzati. Ma vogliamo varare anche una attività di alta formazione: il Cnr ha gia’ varato un progetto di dottorato di ricerca sulla Bulu Economy, vogliamo lanciare un dottorato sugli aspetti socio economici del Mediterraneo, consapevoli che la scienza aiuta a superare le barriere”.

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