“Non assistiamo in questo momento a un aumento dei casi, almeno in Italia, di tubercolosi. I dati non vanno in questa direzione”. Lo afferma il direttore di Malattie infettive del policlinico Gemelli di Roma, Roberto Cauda, commentando a Radio Vaticana Italia le affermazioni del ministro dell’Interno Matteo Salvini.
“Se ci fossero delle situazioni particolari, come la povertà o il sovraffollamento, potrebbero in linea teorica contribuire ad una recrudescenza della tubercolosi”, prosegue Cauda, che sottolinea: “La tubercolosi si manifesta anche a distanza di anni dal momento in cui una persona viene infettata, quindi il problema è estremamente complesso. Non può essere attribuito a un unico fattore”.