“Oggi assistiamo ad una corsa senza precedenti di tutti i Paesi del mondo nella realizzazione di imponenti infrastrutture astronomiche, oltre che alla partecipazione a missioni spaziali di esplorazione dell’Universo sempre più ambiziose”. A sottolinearlo il presidente dell’Inaf, Nicolò D’Amico, nel corso della presentazione della Notte Europea dei Ricercatori oggi al Miur.
“In questo quadro -aggiunge- le manifestazioni pubbliche connesse alla divulgazione dell’astronomia e dell’astrofisica moderna assumono un ruolo fondamentale“. D’Amico ha quindi sottolineato che “comunicare alla popolazione il carattere strategico dell’astronomia moderna per il futuro dell’umanità, non solo spinge ai confini dell’Universo le nostre conoscenze, ma configura asset cruciali per l’innovazione e per la sicurezza del pianeta“.
“Il nostro Inaf, che possiede al suo interno tutti i mezzi, intellettuali e strumentali, per l’esplorazione dell’Universo, a tutte le lunghezze d’onda, da terra e dallo spazio, è quindi in prima linea anche sul fronte della divulgazione e della comunicazione” ha aggiunto D’Amico. Infine, secondo il responsabile per la divulgazione e didattica dell’Inaf, Stefano Sandrelli, l’Istituto Nazionale di Astrofisica “può avere un calendario così ricco per la Notte Europea dei Ricercatori solo perché il suo dialogo con la società è continuo e costante per tutto l’anno, da tanti anni”. L’Inaf partecipa dal 2011 alla Notte Europea dei Ricercatori istituita dalla Commissione Europea nel 2005.