Usa, l’uragano Florence è arrivato: prime raffiche nella Carolina del Nord, 1200 voli cancellati e centrali nucleari chiuse [FOTO]

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MeteoWeb

Il temutissimo uragano Florence, atteso da giorni negli Stati Uniti con uno stato di allerta e agitazione per i potenziali danni che è in grado di causare, è adesso realtà.  La costa della Carolina del nord ha cominciato ad essere sferzata dalle prime raffiche di vento e pioggia di Florence. L’uragano è al momento di forza 2 (su 5) ma viene considerato ancora molto pericoloso e in grado di investire un’area tra le più vaste degli Usa sudorientali, che interessa circa 10 milioni di persone. Se i venti sono calati da 225 a 165 km orari, riducendo la categoria dell’uragano, Florence conserva intatto il suo potenziale devastante, aggravato dal suo rallentamento, stazionamento e allargamento di fronte: sono previste inondazioni sino a circa 4 metri e piogge prolungate per oltre un metro d’acqua. L’impatto a terra è previsto domani.

E’ massimo lo stato di allerta e le misure precauzionali, che sembrano sempre troppo poche: circa 1200  i voli programmati per giovedì e venerdì che sono già stati cancellati. Lo riferisce Flightaware, il servizio che traccia i voli, precisando che il numero è relativamente piccolo e potrebbe aumentare. Gli effetti di Florence sul traffico aereo potrebbero comunque essere inferiori al temuto se, come previsto, l’uragano scanserà l’hub di American Airlines a Charlotte, in North Carolina, e quello di Delta ad Atlanta, in Georgia.

Del resto l’uragano Florence, potrebbe “uccidere un sacco di persone”, come spiega Brock Long, il capo della Federal Emergency Management Agency (Fema), la protezione civile americana. “E’ un uragano molto pericoloso”, ha detto. “Gli allagamenti interni uccidono un sacco di persone sfortunatamente e questo è ciò che vedremo, più o meno”, ha aggiunto.

Una società privata Usa di previsioni meteo, Accuweather, stima che l’uragano Florence in arrivo sulla costa sudorientale Usa possa causare danni per 50-60 miliardi di dollari. Prima causa gli allagamenti, poi i danni alla costa e infine i venti.

“La sicurezza del popolo americano è la mia più alta priorità assoluta. Non stiamo badando a spese”: ha dichiarato Donald Trump in una nota della Casa Bianca che elenca le risposte messe in campo dall’amministrazione in termini di personale e risorse per fronteggiare l’emergenza dell’uragano Florence ma anche di altre tempeste tropicali come Olivia, Mangkut e Isaac. Sono stati mobilitati oltre 4000 dipendenti federali, di cui più di mille della Federal Emergency Management Agency (Fema), la protezione civile Usa. Sono inoltre stati creati vari team con compiti diversi, coinvolgendo anche due corpi del Genio civile dell’esercito. Assicurato il sostegno agli sforzi del settore privato, dei singoli Stati e delle autorità locali. Tra le risorse rese disponibili oltre 11 milioni di pasti, più di 18 milioni di litri d’acqua, oltre 60 mila letti e più di un milione di coperte.

Nel frattempo la Duke Energy Corp sta chiudendo uno dei due reattori della centrale nucleare lungo la costa della North Carolina in vista dell’uragano Florence che dovrebbe toccare terra domani vicino all’impianto, situato a circa 10 km da Southport. Il secondo reattore sarà disattivato nelle prossime ore. La centrale ha la stessa progettazione di quella giapponese di Fukushima, che esplose e rilasciò una grande quantità di radiazioni in seguito al terremoto e allo tsunami del 2011. Dopo il disastro, le autorità Usa chiesero di nuovo a tutti gli impianti nucleari americani di potenziarsi contro terremoti e alluvioni.

Nonostante l’uragano Florence si stia indebolendo, come mostrano le immagini video fatte dalla camera esterna della Stazione Spaziale Internazionale e pubblicate questa mattina dalla Nasa su Twitter, in Sud Carolina, sono possibili catastrofiche alluvioni e la caduta di oltre un metro di pioggia.

I dati raccolti dal satellite Aqua della Nasa mostrano che le nubi nella parte sud di Florence sono più calde del resto: questo significa, spiega la Nasa, che la cima delle nubi è più bassa nell’atmosfera, e le tempeste non sono così potenti. E questo perché le variazioni improvvise del vento in intensità e direzione (i cosiddetti wind shear) stanno colpendo il lato meridionale di Florence, impedendo lo sviluppo di temporali piu’ alti e potenti in quell’area. Secondo il Centro nazionale uragani del Noaa, “i modelli suggeriscono che i venti si calmeranno oggi, mentre Florence si muove su acque più calde. Tuttavia, vista la sua attuale forma, è possibile che vi siano dei piccoli cambiamenti di intensità al momento di avvicinarsi alla costa”.

Florence, conclude la Nasa, si sta muovendo più lentamente verso nord-est d una velocità di circa 20 chilometri orari. Questo movimento generale, accompagnato da un ulteriore calo della velocità, è previsto che continuerà per tutto il giorno, e dovrebbe calare ulteriormente stanotte e domani. Il centro di Florence lambirà le coste della Nord e Sud Carolina oggi, e si muoverà lentamente lungo la costa orientale dalla Sud Carolina venerdi’ e sabato notte. La regione, conclude la Nasa, può subire catastrofiche alluvioni da Florence con piogge che possono far cadere più di un metro d’acqua.

 

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