“La Xylella è come un terremoto, un’emergenza nazionale e come tale va affrontata”. E’ quanto sostenuto dal presidente del Consorzio nazionale degli Olivicoltori (Cno), Gennaro Sicolo, davanti la commissione agricoltura della Camera, nell’ambito di un’indagine conoscitiva sull’emergenza legata alla diffusione della Xylella fastidiosa nella regione Puglia.
“La xylella in poco più di cinque anni, da una zona circoscritta a pochi terreni e poche decine di piante, è arrivata a colpire tre province minacciando tutta la Puglia e l’Italia olivicola. Oggi – ha spiegato Sicolo – è necessario agire, capire chi deve fare cosa, con chiarezza”.
“Per anni la xylella è stata insabbiata, quasi non fosse mai esistita. Anche oggi sgombriamo quindi il campo da tutti gli equivoci creati ed alimentati ad arte da qualcuno perché – ha sottolineato Sicolo – la xylella esiste ed è un grave problema italiano ed europeo. Allo stato attuale vi si deve convivere perché manca ancora una risposta scientifica in grado di sconfiggere il batterio“.
“Una puntuale azione di contenimento, con abbattimenti rapidi e costante monitoraggio (quest’ultimo davvero efficiente solamente negli ultimi 12-18 mesi) avrebbe impedito di avere oggi una delimitazione cosi’ estesa. Le procedure vanno semplificate e soprattutto – ha aggiunto Sicolo – va chiarito chi ha la responsabilità di fare cosa e in che tempi, perché i comportamenti omissivi che hanno prodotto questa situazione devono essere perseguiti. Allo stesso tempo va garantito l’immediato ristoro e la possibilità di reimpianto agli olivicoltori”. Su queste basi ed in forza delle buone pratiche agricole da mettere in campo il presidente del Cno ha chiesto alla Commissione di “valutare un regime di aiuti le operazioni di aratura, potatura, concimazione organica togliendo gli aiuti Pac alla gente che abbandona i campi”.