Allerta Meteo – E’ appena nato nel mar Tirreno il ciclone innescato dalla goccia fredda che da ieri sta provocando forte maltempo su gran parte d’Italia: il vortice ciclonico, nato per ciclogenesi da contrasti termici, si muoverà nelle prossime ore verso il basso Tirreno fino a raggiungere lo Jonio tramite lo Stretto di Messina. Questa tempesta provocherà forte maltempo fino a Mercoledì mattina in tutto il Centro/Sud: il maltempo si sta intensificando con forti piogge e temporali su tutte le Regioni dell’Italia meridionale. Pescara ha raggiunto i 200mm di pioggia da ieri sera, mentre forti temporali in risalita dal mar Jonio hanno iniziato a colpire il Salento.
Proprio la Puglia sarà la Regione più colpita dalle piogge torrenziali tra oggi pomeriggio e domani mattina dal Salento al Gargano: c’è il rischio che possano cadere oltre 200mm di pioggia con pesantissime ripercussioni alluvionali sul territorio per frane, smottamenti, allagamenti, inondazioni, straripamenti ed esondazioni su tutte le Province Pugliesi. Il maltempo continuerà a colpire anche Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia.
Domani, Martedì 23 Ottobre, le piogge più intense si concentreranno nell’alta Calabria jonica, in provincia di Cosenza, sempre nel Golfo di Taranto dove i forti venti di grecale addenseranno precipitazioni molto abbondanti (oltre i 200mm) sui versanti orientali della Sila e del Pollino. Per queste aree la protezione civile ha già lanciato l’allarme rosso, il massimo livello di allerta meteo. Il maltempo continuerà ad interessare un po’ tutto il Centro/Sud, compreso il basso Tirreno tra Calabria e Sicilia. Attenzione anche ai forti venti, da Nord/Est sull’Italia centrale peninsulare, da Nord in Sardegna, da Nord/Ovest nel Canale di Sicilia e domani da Nord/Est nelle zone joniche di Calabria e Sicilia.
Intanto si contano i danni del maltempo delle ultime ore. In Sicilia la provincia di Enna è in ginocchio dopo il violento nubifragio che ieri sera si e’ abbattuto su Piazza Armerina con strade trasformate in torrenti e fango e detriti che hanno sfigurato la citta’ dei mosaici e travolto numerose auto, alcune delle quali sono rimaste bloccate nei sottopassi. Decine le frane in tutto l’hinterland, dopo che nel pomeriggio altri nubifragi avevano colpito le zone interne della piana di Catania travolgendo decine di automobilisti sulla statale Catania-Gela.
A Piazza Armerina è anche crollato il muro di una casa e le tre persone all’interno sono state salvate dai vigili del fuoco. Evacuate cinque famiglie per precauzione. Un fulmine ha colpito il capannone di un’impresa edile, con annessa abitazione, che ha innescato un vasto incendio. A Palermo il nubifragio della notte ha causato la caduta di molti alberi che hanno messo a rischio auto e automobilisti e creato intralcio alla circolazione. Nella parte bassa della citta’ la furia dell’acqua ha trascinato massi e detriti oltre a una grande quantita’ di fango. Solo a meta’ mattinata e’ ripresa la circolazione ferroviaria sulla linea Messina-Palermo, interrotta alle ore 6.45 fra le stazioni di Cefalu’ e Campofelice, per i danni causati da rami di alberi caduti sui cavi di alimentazione elettrica in seguito al Maltempo.
La grandinata di domenica sera ha causato gravi disagi alla circolazione a Roma. La sindaca, Virginia Raggi, ha presieduto una riunione operativa e ha messo in campo centinaia di operatori e volontari del sistema di Protezione Civile di Roma Capitale. Al Collatino una scuola media è rimasta chiusa a causa di calcinacci venuti giu’ dopo la forte pioggia. Questa mattina sono state riaperte le stazioni della metro A Colli Albani, Lucio Sestio, Cinecitta’, Numidio Quadrato, Porta Furba Quadraro e Pietralata della metro B, chiuse a causa del Maltempo.
Stamattina, poi, una vera e propria bomba d’acqua si e’ abbattuta sull’isola di Capri, con oltre 100mm caduti in meno di cinque ore. Si tratta di un nubifragi che negli ultimi anni e’ secondo solo a quello di tre anni fa del 20 ottobre 2015. Dalle 22 l’allerta sulla regione passera’ da arancione a gialla. E sull’Appennino tra Abruzzo e Molise è arrivata persino la neve oltre i 1.300 metri di altitudine.
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