La robotica diventa un’estensione del braccio del chirurgo, grazie alla mano miniaturizzata Musha (Multifunctional smart hand). Sviluppata dal centro Icaros dell’Università di Napoli Federico II, è stata presentata alla sesta edizione della Maker Faire Roma – The European Edition, la fiera dell’artigianato digitale che si conclude oggi alla Fiera di Roma dopo tre giorni di incontri e convegni.
“Musha renderà gli interventi più precisi, aiutando ad esempio il chirurgo a capire la consistenza e le dimensioni di un tumore”, ha spiegato all’ANSA Fanny Ficuciello, responsabile ricerca del centro Icaros. Per la ricercatrice, “questa mano robotica, grazie ai suoi cinque motori che la rendono molto elastica, potrà ad esempio sollevare parti del tessuto anatomico che ostacolano la visuale del chirurgo. Inoltre – ha aggiunto con i suoi sensori darà al chirurgo la sensazione del tatto”. Il prototipo è già in fase di brevettazione.
“Per il momento non è stata ancora sperimentata sui pazienti, abbiamo fatto dei test di simulazione in laboratorio. Ma – ha concluso – abbiamo già riscontrato un grande entusiasmo tra i chirurghi ai quali l’abbiamo mostrata”.