Pioggia e vento cominciano a concedere una tregua, tuttavia già da mercoledì è attesa una nuova perturbazione che, al momento, non dovrebbe essere violenta come quella appena passata.
“La situazione generale adesso sembra essere più tranquilla”, ha osservato la climatologa Marina Baldi, dell’Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerchei (Ibimet-Cnr). Quello che si prospetta è un quadro molto diverso rispetto a quello che ha portato gli episodi violenti degli ultimi giorni. A provocare nubifragi e venti fortissimi, che in alcuni casi hanno raggiunto la velocita’ di 170 chilometri orari, e’ stata un’anomalia.
“Le perturbazioni che dall’Atlantico si muovono sul Tirreno sono tipiche del periodo autunnale, ma questa volta – ha spiegato Baldi – è accaduto che due centri di bassa pressione sull’Atlantico settentrionale cercassero di muoversi verso Est. Il problema è che sul loro cammino abbiano incontrato un centro di alta pressione proveniente dall’Europa orientale”.
Le due masse d’aria si sono quindi trovare l’una contro l’altra e nei punti di contatto si e’ creata una zona molto instabile, al punto che le due masse d’aria hanno cominciato a risucchiare l’aria calda e umida proveniente dall’Africa. In questo modo si sono generati i forti venti di scirocco con raffiche brevi ma molto intense, che a Roma hanno raggiunto 100 chilometri l’ora, 120 sul litorale romano e 170 su quello toscano.
I forti venti hanno portato violente mareggiate, come quelle che si sono abbattute sulle coste liguri, e l’acqua alta fino a un metro e mezzo a Venezia. Questo e’ accaduto, ha spiegato l’esperta, perché l’Adriatico e’ un mare chiuso: “se il vento soffia da Sud l’acqua non riesce a defluire e non circola più”, e di conseguenza a Venezia il livello dell’acqua comincia a salire.