Maltempo Calabria, la Protezione Civile: “Prima la messa in sicurezza, poi la conta dei danni”

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“Prima dobbiamo cercare i dispersi e mettere in sicurezza i luoghi colpiti dall’alluvione per garantire l’incolumità delle persone che ci vivono e poi cominceremo la conta dei danni, che sono comunque, posso anticiparlo, molto ingenti”. Lo dice all’ANSA il Capo della Protezione civile calabrese, Carlo Tansi, rispondendo alla domanda su una possibile quantificazione dei danni provocati dall’alluvione che ha colpito molte zone della Calabria in particolare nella giornata di ieri.

“L’emergenza – spiega Tansi – non è ancora finita. La pioggia, anche se in quantità inferiore rispetto a ieri, sta flagellando ancora molte zone della Calabria. L’area maggiormente colpita dal nubifragio non è tanto quella del Lametino, anche se lì purtroppo abbiamo dovuto contare due vittime, una donna ed il figlio di sette anni, mentre un altro figlio di due anni della stessa donna risulta ancora disperso, bensì la fascia jonica compresa tra le province di Crotone, che è la più danneggiata, e di Catanzaro.

Nel crotonese, in particolare, ancora la scorsa notte sono esondati due torrenti, con conseguente allagamento di ampie zone e di molte abitazioni. E’ stato necessario evacuare a titolo cautelativo oltre duecento persone che adesso, progressivamente, grazie al miglioramento delle condizioni atmosferiche, stanno facendo rientro nelle loro case. Dobbiamo essere molto cauti, comunque. Fino alla mezzanotte di oggi permane in tutta la Calabria l’allerta arancione, mentre per domani e’ prevista l’allerta gialla, con le cautele per tutti che ne conseguono. Il pericolo e’ sempre incombente e bisogna essere preparati a tutto”.

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