Le associazioni ambientaliste criticano la gestione del verde pubblico a Pescara dopo la caduta di alcuni pini in seguito al Maltempo che si e’ abbattutto sulla citta’.
“Gli alberi richiedono una buona, specifica e professionale manutenzione, non cadono da soli e senza motivo”, dicono Italia Nostra, Archeoclub, Conalpa, Ecoistituto Abruzzo, Miladonnambiente, La Galina Caminante, Fai – Delegazione Pescara, Forum H2o, Pro Natura Abruzzo e Oltre il Gazebo-No Filovia. “A seguito del Maltempo – dicono le associazioni – sono crollati tre esemplari di Pino d’Aleppo in zona Portanuova.
Ci siamo recati il giorno stesso sul posto per osservare le piante, cercare di capire quali siano state le possibili cause che hanno portato a una simile fine per esemplari all’apparenza maestosi e solidi. Abbiamo riscontrato che l’apparato radicale di queste piante, ora portato alla luce dalla caduta, era immerso nell’acqua e di ristrette dimensioni. La pianta si ergeva su una ‘zattera’ di terra che galleggiava. Tutto lascia supporre che probabilmente trattasi di un terreno ‘di riporto’, alto poco piu’ di mezzo metro, decisamente troppo poco”.
“Il terreno dove i pini crescono – aggiungono – deve essere migliorato, al fine di permettere all’apparato radicale di svilupparsi adeguatamente. Al contempo non va innalzata la chioma, attraverso le potature, per evitare l’effetto vela. Inoltre andrebbero piantumate altre specie arboree o arbustive, magari anche rizomatose, che migliorano il suolo e fanno da barriera. Questi sono solo pochi accorgimenti che andrebbero adottati in una citta’ che possiede un patrimonio arboreo come quello di Pescara e che crediamo non sia gestito come meriterebbe”. Al comune gli ambientalisti chiedono “che si apra finalmente un discorso sul verde cittadino, per avere una progettualita’ che comprenda il patrimonio esistente, lo salvaguardi fin dove possibile e sappia immaginare un futuro verde per una citta’ in continuo mutamento”.