Milioni di euro di danni immediati. Ma poi bisognera’ calcolare mancate produzioni e mancati guadagni. Coldiretti sta iniziando a fare i primi conti dei disastri nelle campagne causati da Maltempo e strade spazzate via da acqua e detriti. “Nel Sarrabus – denuncia l’organizzazione – sono tanti gli appezzamenti ancora isolati. Cosi’ come sono numerosi i pastori e gli allevatori di bovini, che non sono ancora riusciti ad arrivare nelle loro aziende”. In molte zona manca la corrente elettrica.
“Immediatamente occorre istituire un coordinamento che porti aiuto ai pastori che non riescono ad arrivare in azienda – spiega Luca Saba, direttore di Coldiretti Sardegna – Non possiamo aspettare un minuto di piu’, soprattutto per quegli allevatori che hanno speranza di trovare qualcosa. La portata dei danni di questa alluvione va arginata sin da subito, con interventi e una task force che diano aiuti subito”.
Molti gli agrumeti distrutti. Alle porte della stagione di raccolta, per diverse aziende sono migliaia gli alberi di arance e mandarini che non hanno retto alla potenza delle correnti. Impossibile per ora stabilire, invece, la portata dei danni nei campi di cereali e degli ortaggi che sembrano delle vere e proprie risaie e sui quali ancora oggi e’ impossibile entrare. Alcune serre sono state allagate e si rischia la perdita di tutta la produzione pronta a invadere i mercati autunnali. Situazione grave anche per gli apicoltori e per gli agriturismo.
“Ancora una volta le aziende non possono rimboccarsi le maniche e lottare contro sistemi complicati – avverte Battista Cualbu presidente di Coldiretti Sardegna – occorre facilitare le operazioni di riconoscimento dei danni, intervenire subito dove quei danni riguardano infrastrutture pubbliche ripristinandole, e facilitare il lavoro delle imprese agricole senza ulteriormente aggravare questo bilancio di distruzione che impone a tutti di prendersi le proprie responsabilita’ e agire”.