Con rilevatori portatili di idrogeno solforato alla mano i sette consulenti nominati dal Tribunale di Napoli hanno avviato oggi i lavori per la “super perizia” nel Vulcano Solfatara di Pozzuoli (Napoli) dove, il 12 settembre 2017, hanno perso la vita il piccolo Lorenzo Carrer, il padre, Massimiliano, e la madre, Tiziana Zaramella, precipitati in una voragine satura di gas apertasi sotto i loro piedi.
Il primo a cadere fu Lorenzo che stava cercando di scattare una foto alla fangaia. Il padre e la madre persero la vita pochi minuti dopo, nel tentativo di salvare la vita al figlio. Della famiglia di turisti del Nord Italia sopravvisse solo il figlio piu’ piccolo della coppia che oggi ha 9 anni e vive con la zia.
Il sopralluogo, per motivi di sicurezza, non potra’ durare piu’ di sessanta minuti e deve essere rimandato qualora dovesse piovere. Inoltre i periti devono raggiungere l’area da sottoporre alle analisi utilizzando esclusivamente percorsi sicuri. Dall’inchiesta della Procura di Napoli sono emerse gravi lacune sul piano della sicurezza, sia per i visitatori sia per il personale impiegato nell’area, che da allora e’ sotto sequestro.