“Nel Triveneto lunedì apriranno i frantoi e la campagna olivicola si presenta buona con una stima di un + 40% di olive presenti sulle piante, superando così le 22.000 tonnellate, pur con leggere percentuali diverse in alcuni areali. Dalle prime analisi e prove, la componente di acido oleico e di polifenoli sembra ottima, anche grazie ai forti sbalzi di temperatura di questi ultimi dieci giorni, con minime notturne anche di 5°C e massime giornaliere che superavano i 26°C”.
È quanto afferma Coldiretti nel commentare le previsioni divulgate dall’Ismea per l’Italia alla Giornata nazionale dell’extravergine italiano al Villaggio contadino al Circo Massimo a Roma, che ha dato inizio alla spremitura delle olive in Italia con migliaia di agricoltori che hanno lasciato le campagne per difendere nella Capitale il prodotto più rappresentativo della dieta mediterranea.
“L’annata nel territorio veronese e veneto – evidenzia Daniele Salvagno presidente regionale Coldiretti – si prospetta buona e decisamente migliore rispetto a quella dello scorso anno a causa del clima sfavorevole, anche secondo le previsioni di Aipo Verona, Associazione Interregionale Produttori Olivicoli. Ci attendono così oli extra vergini d’oliva dai grandi profumi di erba appena falciata, di mandorla fresca, di agrumati e abbondi e armonici amari e piccati, insomma “grandi oli”“.
La superficie coltivata a olivo in Veneto, secondo i dati di Veneto Agricoltura, è leggermente cresciuta (4.980 ettari, +0,4%), in virtù dell’entrata in produzione degli impianti messi a coltura negli anni precedenti. Verona si mantiene stabile con 3.530 ettari e concentra circa il 70% delle superfici regionali, così come Vicenza (560 ettari), mentre Treviso (465 ettari) e Padova (415 ettari), mentre Treviso (465ha, +3,3%) e Padova (415 ha, +1,2%), fanno segnare dei leggeri incrementi.