Intelligenza artificiale, un Hal 9000 per il 2021: ci lavora TracLabs

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Ci sara’ un’intelligenza artificiale per governare le future stazioni spaziali. Un po’ come Hal 9000, il dominatore di “2001 Odissea nello Spazio”. Ci sta lavorando Pete Bonasso, pioniere del settore e adesso impegnato a Huston in un progetto sostenuto da TracLabs. Ogni volta che si parla di intelligenza artificiale in toni critici, spunta lo scenario immaginato da Stanley Kubrick: un software malvagio e onnipotente che prende il controllo della nave spaziale per eliminare gli umani.

Questa volta pero’ a chiamarlo in causa e’ il ricercatore: “Quando mi chiedono su cosa sto lavorando- ha spiegato Bonasso in un articolo su Science Robotics – la cosa piu’ semplice da dire e’: ‘Sto costruendo Hal 9000′”. Sperando che non abbia le stesse conseguenze. Non si chiama Hal 9000 ma Case ed e’ un “cervellone” che dovra’ rispondere a un’esigenza ben precisa: monitorare e governare ogni movimento in un ambiente, come quello di una stazione orbitante o di una colonia sulla Luna o su Marte, dove le risorse sono scarse e dove sono fondamentali ogni spazio e ogni movimento.

La sfida e’ proprio questa: creare un’architettura complessa, capace di monitorare attivita’ in apparenza diverse ma in realta’ intrecciate. Ad esempio: a un livello base, tecnologicamente gia’ attuale, un’intelligenza artificiale puo’ muovere un braccio robotico oppure ridurre il consumo energetico in ambienti inutilizzati. Quello che ancora non esiste e’ un sistema che sappia, allo stesso tempo, controllare robot, monitorare la presenza di ossigeno, gestire le chiamate con la Terra. Un governo di questo tipo non puo’ che essere centralizzato.

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