“Noi pescatori spazzini del mare lo siamo da una decina di anni ma solo adesso tutti se ne accorgono perche’ il maltempo di questi giorni ha ingrossato i fiumi che stanno riversando nelle acque marine enormi quantita’ di detriti di ogni tipo”. A parlare e’ l’Alleanza pesca, nell’evidenziare il contributo indispensabile degli operatori a tenere puliti fondali e spiagge, alla luce dei risultati presentati oggi da Legambiente nell’ambito di Ecomondo.
“Le quantita’ portate a terra e che oggi alimentano anche una desolante contabilita’ del degrado ambientale, testimoniano sempre piu’ che occorre intervenire senza piu’ ritardi anche a livello legislativo”, fa presente l’Alleanza nel ricordare la proposta di legge ‘salva-mare’.
Sono in tutto otto articoli che puntano a promuovere la pulizia dei fondali, favorendo corretti comportamenti ecologici da parte di chi ci vive ogni giorno e a promuovere il recupero dei rifiuti in un sistema di economia circolare. E non solo perche’ indicano le modalita’ di gestione per i rifiuti pescati accidentalmente, come anche le attrezzature a ridotto impatto ambientale da utilizzare per la pesca professionale e l’acquacoltura. Tutto questo passando da campagne di pulizia e sensibilizzazione per la raccolta dei rifiuti.
“I pescatori ci sono e lavorano per difendere il mare e i loro stock, mettendo ai margini chi non conosce altro modo di pescare se non violando le regole – conclude l’Alleanza – ma lo Stato faccia la sua parte, rendendo agevole lo sbarco dei rifiuti anche attraverso semplici oasi ecologiche da realizzare in aree che si trovano per lo piu’ in zone demaniali”.