Come trasformare il legname schiantato dal Maltempo del 29 ottobre nel bellunese in energia elettrica attraverso la realizzazione di piccole centrali a biomasse? E’ il progetto della società di ingegneria Dba Group, di Villorba, ha oggi ufficialmente offerto alla Regione Veneto grazie anche ai dati fino ad ora raccolti da cinque tecnici messi gratuitamente a disposizione delle Regole e degli enti locali dell’Alto Bellunese gia’ all’indomani dell’evento.
“Da quel giorno – spiega Raffaele De Bettin, amministratore delegato di Dba, sigla quotata sul segmento Aim di Borsa Italiana – svolgiamo operazioni di ricognizione delle strade, dei ponti e dei volumi delle masse boschive atterrate, aiutando i tecnici locali nei sopralluoghi e nella redazione delle schede di catalogazione e nel compilare i bollettini regionali diretti all’Avepa (l’Agenzia per i pagamenti in agricoltura). Essendo io ed i miei fratelli originari del Comelico – prosegue De Bettin – siamo stati favoriti in questo dalla conoscenza diretta di molti capi regola del luogo e stiamo lavorando con grande affiatamento”.
Secondo l’indagine fin qui eseguita la quantita’ di biomassa (abeti, larici, latifoglia, arbusti, ecc.) abbattuta in Veneto dalle trombe d’aria di fine ottobre e’ stimabile tra 50 e 60 milioni di metri cubi. Gran parte di essa, spiegano ancora gli esperti di Dba, non potra’ essere utilizzata nell’ambito della filiera di lavorazione del legno perche’ danneggiata o inutilizzabile nel settore carpenteria e soltanto il 20% di essa potra’ a pieno titolo essere immessa nei prossimi tre anni sul mercato.
Il progetto elaborato con questi dati, tenendo anche conto della ricrescita spontanea successiva della vegetazione e dell’importanza di prevenire l’invasione della stessa ai centri abitati, punta al recupero e riutilizzo della biomassa prodotta dall’alluvione per trasformarla in energia sostenibile.
Tutti i proventi derivanti dagli utili generati sarebbero destinati ad enti pubblici locali alle Regole, oltre che a partner privati che volessero intervenire nell’iniziativa in equity attraverso investimenti diretti o il conferimento di biomassa danneggiata, ricalcando il modello del project financing normalmente adottato per la realizzazione di opere con capitale pubblico-privato. Oggi Dba Group impiega 500 addetti, 350 dei quali in Italia, fatturando 50 milioni di euro per il 30% all’estero.