Maltempo Friuli Venezia Giulia: “La legge di stabilità confermerà l’impegno”

MeteoWeb

“La prima Legge di Stabilità di questa Giunta regionale confermerà il nostro impegno per le aree colpite, facendo così seguito ai primi 10 milioni di euro, 4 per il 2018 e 6 per il 2019, resi subito disponibili e coordinando gli interventi rispetto alle scelte del governo che, auspico, apporterà quasi tutte le risorse necessarie”. Lo ha affermato oggi a Trieste il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, intervenendo in Consiglio regionale a completamento di un report, precedentemente esposto dal vicegovernatore con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, su quanto avvenuto a fine ottobre nell’estremo Nordest, in particolare tra Carnia e Valcellina in montagna e tra Grado e Lignano sul mare.

“Il Friuli Venezia Giulia – ha evidenziato Fedriga – è, dopo il Veneto, la seconda regione più colpita in Italia dalla recente ondata di maltempo. Rispetto a una prima stima dei danni alle infrastrutture pubbliche che supera i 550 milioni di euro, l’acconto di 6,5 milioni stanziato dal Governo rappresenta un passaggio fondamentale in quanto riconosce al Friuli Venezia Giulia la seconda quota di finanziamento dopo quella concessa al Veneto, valutazione e graduatoria che auspico saranno confermate anche in futuro”.

Rimarcando “l’ottimo funzionamento del Sistema Fvg in questa difficile fase emergenziale”, Fedriga ha sottolineato l’encomiabile quanto efficace impegno di tutte le strutture e dei volontari coinvolti, ringraziando anche l’intero Consiglio regionale per avere dimostrato grande senso di responsabilità politica trasversale ed avere reperito 870mila euro da destinare immediatamente alle aree colpite.

“Sono orgoglioso di rappresentare questa regione – ha concluso il governatore – che, ad ogni livello, dalle istituzioni a tutti i cittadini, ha reagito con determinazione e maturità”. Nel suo report, Riccardi ha ricordato come tra pomeriggio e sera del 29 ottobre sono caduti nelle Prealpi Carniche e in Carnia 300 millimetri di pioggia, con venti che hanno toccato i 150 chilometri orari. Nella zona costiera si sono registrati fenomeni di alta marea e mareggiate, 25mila utenze elettriche si sono interrotte (tutte ripristinate entro il 2 novembre) e 700mila metri cubi di legname è risultato schiantato in 3.000 ettari di bosco. 

“La risposta del sistema di emergenza è stata pronta, con l’attivazione di 181 gruppi comunali di Protezione civile con 700 automezzi, 2 motopompe, 6 gruppi elettrogeni e 3 torri faro – ha sottolineato il vicepresidente – Gli interventi di massima urgenza sono stati 70 per un importo complessivo di 2,4 milioni di euro”.

Condividi