Spazio, InSight direzione Marte: ‘folla’ di sonde sul Pianeta Rosso

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Tutto pronto la missione InSight della Nasa alla volta di Marte, dove è previsto che atterri stasera verso le 20,53 circa ora italiana, sul pianeta rosso si ‘affollano’ altre sonde inviate da Terra. Due, in particolare, si apprestano a scaldare i motori per nuove missioni: la sonda europea ExoMars 2020 e la sonda statunitense Mars 2020.

A bordo della missione europea ci sarà un rover che avrà, tra le altre cose, il compito di trapanare il suolo marziano fino ad una profondità di 2 metri. L’obiettivo sarà possibile grazie alla sofisticatissima trivella italiana realizzata da Leonardo e che andrà alla ricerca di tracce di vita passata o presente.

Il progetto europeo ExoMars sia nella missione 2016 sia in quella del 2020 vede l’Italia in prima linea e alla guida del programma con un contributo del nostro Paese è pari al 33% dell’intero progetto. La missione americana Mars 2020 invece sarà composta da un rover simile a Curiosity, il robot della Nasa arrivato su Marte nel 2012. Il rover che tra circa 2 anni andrà su Marte sarà leggermente più piccolo e con migliorie tecnologiche grazie proprio all’esperienza marziana maturata dal suo predecessore Curiosity.

Gli obiettivi primari della missione Mars 2020 della Nasa consistono nello studiare la possibilità per l’uomo di abitare su Marte, nell’investigare il suo passato e trovare, se ci sono state, tracce di vita biologica. Con questa missione, gli scienziati prevedono, inoltre, di stoccare campioni geologici del pianeta che saranno poi portati a Terra per essere analizzati nella futura missione Mars Sample Return prevista nel 2024. Nel progetto di massima di questa missione della Nasa è coinvolta anche l’Agenzia Spaziale Italiana.

L’Italia ha inoltre progettato i due radar Marsis e Sharad: il primo installato a bordo della sonda europea Mars Express lanciata nel 2003 e il secondo a bordo della sonda americana MRO – Mars Recoinassence Orbiter del 2005. Proprio grazie al radar Marsis, un team italiano composto da ricercatori dell’Agenzia Spaziale Italiana, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e dell’Università Roma Tre ha scoperto la presenza di acqua liquida e salata sotto la superficie di Marte. L’annuncio, arrivato a luglio scorso, ha fatto il giro del mondo e la scoperta è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Science.

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