Oggi, 30 novembre, si conclude la stagione degli uragani atlantici: “Michael” e “Florence” tra le tempeste americane più devastanti di sempre [FOTO]

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La stagione degli uragani atlantici del 2018, che include due delle tempeste più distruttive nella storia americana, si avvia alla sua conclusione oggi, venerdì 30 novembre. Negli ultimi 6 mesi ci sono state 15 tempeste a cui è stato assegnato un nome durante la stagione, 8 delle quali sono diventate uragani. Solo due di questi 8 uragani, Michael e Florence, si sono rafforzati in grandi uragani (categoria pari o superiore a 3). L’Energia Ciclonica Accumulata (ACE), che misura l’intensità di una stagione degli uragani, è stata di 128,9, secondo la Colorado State University. Una stagione sopra la media è di circa 111 unità, mentre una al di sotto della media è meno di 66 unità. Il valore ACE per il 2017 è stato di 226, ma il 2017 è stato l’anno dei grandi uragani Harvey, Irma e Maria, che hanno avuto impatti diretti sulla terraferma.

L’attività è stata al di sopra della media nel 2018 e le temperature superficiali del mare superiori alla media nelle aree chiave dell’Atlantico e del Golfo del Messico sono state un fattore fondamentale, secondo Dan Kottolowski, esperto di uragani di AccuWeather. Gran parte dello sviluppo tropicale ha avuto luogo nel Nord Atlantico centrale, dove le tempeste rimanevano lontane dalla terraferma. Se una stagione tipicamente include 12 tempeste tropicali e nel 2018 ce ne sono state 15, è dovuto alle acque molto calde dell’oceano. Un altro fattore è rappresentato da El Niño, assente per oltre ¾ della stagione. Il fenomeno, infatti, avrebbe potuto limitare la quantità di sistemi tropicali che si sono formati nell’Atlantico.

Gli USA continentali hanno ricevuto 4 impatti diretti dalle tempeste. Oltre a Florence e Michael, infatti, due tempeste tropicali, Alberto e Gordon, hanno colpito la Costa del Golfo. Anche se la stagione non è stata intensa tanto quanto quella del 2017, le tempeste hanno provocato una devastazione importante negli USA sudorientali. “È molto raro che ci siano due anni consecutivi in cui siamo colpiti da 2 tempeste ad alto impatto”, ha aggiunto Kottlwski.

La stagione è iniziata leggermente in anticipo rispetto alla data di inizio ufficiale, l’1 giugno, quando il 25 maggio si è formata la tempesta subtropicale Alberto nel Mar dei Caraibi nordoccidentale. Per i mesi successivi, il bacino atlantico ha visto lo sviluppo di 4 tempeste, ma nessuna di esse ha minacciato la terraferma. Solo alla metà di settembre Florence è diventato il primo grande uragano della stagione. Il suo lungo viaggio nell’Atlantico è iniziato l’1 settembre, vicino alle isole di Capo Verde, e si è concluso con un terribile “landfall” sulle Carolina. Florence si è indebolito fino alla categoria 1 quando ha toccato terra vicino Wrightsville Beach, Carolina del Nord, il 14 settembre. La natura lenta di Florence ha fatto sì che scaricasse quantità storiche di pioggia sulle Carolina, allagando gran parte dell’area per settimane. Florence ha causato 42 morti e danni per miliardi di dollari.

Meno di un mese dopo, è arrivata una minaccia da fine stagione quando il 7 ottobre nel Mar dei Caraibi si è sviluppata la tempesta tropicale Michael. Nel giro di 3 giorni, è diventato uno spaventoso uragano di categoria 4 nel Golfo del Messico. Michael ha toccato terra in Florida il 10 ottobre. Al momento del “landfall”, aveva venti di 249,5km/h, per poco al di sotto della soglia della categoria 5. I venti di Michael hanno cancellato le aree costiere della Florida, inclusa la città di Mexico Beach. Anche Panama City ha riportato grossi danni. Oltre 40 persone hanno perso la vita a causa dell’uragano Michael. È stato l’uragano più forte ad aver mai colpito la Florida e il 3° più forte ad aver mai toccato terra negli USA. È stato anche l’uragano più intenso ad aver toccato terra negli USA nel mese di ottobre dal 1954.

Il 2018 ha segnato anche la prima volta dal 2008 in cui ci sono state 4 tempeste con nome attive nello stesso momento, secondo la NOAA. Queste 4 tempeste erano Florence, Helene, Isaac e Joyce nel mese di settembre.

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