Sono tra 13 e 18mila le infezioni Hiv non diagnosticate in Italia. Questa è la stima che viene dall’Amcli (Associazione microbiologi clinici italiani) in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids.
“Un dato allarmante che deve essere ridotto, sia attraverso una continua sensibilizzazione sulla infezione e sulle modalità di trasmissione sia con l’incentivazione dei test diagnostici”, dice Maria Capobianchi, membro del consiglio direttivo dell’Amcli e direttore del Laboratorio di virologia dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani.
Secondo i dati di Unaids relativi al 2017, nel mondo le persone colpite da virus sono 36,9 milioni, con una media di 1,8 milioni di nuovi casi l’anno. Le persone in trattamento sono 21,7 milioni (il 57% degli infetti).
Un dato questo in crescita di 2,3 milioni rispetto al 2016 e di 8 milioni rispetto al 2010. Sono stati 940mila i decessi correlati all’infezione dell’Aids nel 2017, in calo rispetto ai 1,4 milioni del 2010 e ai 1,9 milioni del 2004. Oggi si stima che almeno il 10% delle persone Hiv-positive (su un totale di circa 130.000 infezioni in Italia, dati Unaids) e’ inconsapevole del proprio stato di infezione.