“Mio figlio ha aperto le porte di emergenza del piano di sopra, dove stava lavorando, e ha fatto uscire i ragazzi che erano con lui. Testimoni dicono che alcune porte erano chiuse e i ragazzi si accalcavano verso le uscite aperte, si è creato un imbuto, ma questo lo accerteranno le forze dell’ordine”. E’ il racconto di Vincenzo Fiore, il cui figlio Luigi fa il pr nella discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo. Il questore di Ancona ha spiegato che le uscite di emergenza si sarebbero aperte.
Una situazione di panico che ha generato una serie di reazioni a catena dall’epilogo drammatico. La sensazione di paura si era già diffusa tra mezzanotte e l’una, prima dell’inizio del concerto.
Alcuni dei feriti ricoverati all’ospedale di Torrette hanno spiegato di avere sentito un odore acre e di essersi precipitati verso una delle porte di emergenza. Qualcuno ha riferito di aver trovato la porta sbarrata e ha raccontato che i buttafuori avrebbero detto di tornare indietro.
Poco dopo la calca si sarebbe accumulata all’esterno del locale, nei pressi di un parapetto con attiguo un fossato. Il cedimento della barriera avrebbe causato la caduta di decine di persone: chi è finito sotto tutti sarebbe poi morto schiacciato.