Capodanno, Animalisti Italiani: “Vietare i botti in tutti i Comuni”

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“Abbiamo scritto ai venti Sindaci dei capoluoghi di regione per l’emissione di un’ordinanza che vieti l’uso di botti e petardi di qualsivoglia genere nel periodo compreso tra il 25/12/2018 ed il 2/1/2019. La volontà è quella di tutelare l’incolumità dei cittadini e non solo. Migliaia di esseri viventi soffrono dal continuo scoppiare di petardi e bombe carta. Gli animali anziani possono essere colti da infarto, quelli selvatici disorientati dal suono assordante dei giochi pirotecnici, mentre quelli d’affezione, colti dal terrore, fuggono e si perdono finendo spesso investiti dalle auto”. Così in una nota Walter Caporale, Presidente di Animalisti Italiani onlus.

“Le cronache – spiega – parlano chiaro e raccontano ogni anno storie di feriti che hanno vissuto il periodo delle Festività come giorni da incubo. Nel 2018 gli adulti ed i bambini rimasti coinvolti in tutta Italia durante i festeggiamenti della notte di San Silvestro sono stati 212 di cui 36 ricoverati (nove in gravi condizioni). Ancora una volta gli episodi più gravi sono collegati all’uso sconsiderato di prodotti pirotecnici illegali. Rilanciamo l’appello alle famiglie per una vigilanza rigorosa su bambini e ragazzi visto che dal 2017 c’è stato un incremento dei minori feriti (50 nel 2018). Il bilancio dei festeggiamenti per il Capodanno rappresentano anche delle grave perdite economiche dovute agli interventi dei vigili del fuoco (519 nel 2018) sul territorio e i danni riportati dalle strutture, dalle vetrine dei negozi passando per le opere pubbliche, per non parlare di strade e palazzi. Una manifestazione di gioia non può trasformarsi in una tragedia. Noi, con questo appello, vogliamo portare avanti una battaglia di civiltà e sensibilizzazione”.

Conclude Caporale: “invitiamo le forze dell’ordine affinché considerino una priorità i controlli su una pratica violenta, pericolosa e spesso collegata all’illegalità, che ha portato nel 2018 alla denuncia di 242 persone a piede libero, con un dato in incremento rispetto a quello dello scorso anno quando ne vennero segnalate 216, mentre sono state arrestate 30 persone a fronte delle 38 del 2017. L’esplosione dei fuochi rappresenta anche una grave aggressione all’ambiente. Durante il passaggio al nuovo anno si registra un aumento delle polveri sottili, superiore a quello dell’attività di un anno di numerosi inceneritori”.

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